La lunga anomala fase fredda del mese di maggio 2019 non ha “soltanto” prodotto temperature dell’aria al di sotto delle medie, come si mostrerà in un articolo di prossima pubblicazione, ma ha anche impedito allo strato più superficiale dei mari calabresi di riscaldarsi a dovere.
Molti ricordano come, negli anni passati, in questo periodo dell’anno si provassero i primi bagni al mare: quest’anno consigliamo di essere, quantomeno, più prudenti.
Già, perché, analizzando la temperatura delle superficie marina rilevata dai satelliti (mediante osservazioni all'”infrarosso termico” notturne, quando cioè, i radiometri della sensoristica satellitare rilevano solo l’energia “termica” irradiata dai mari, cioè quella parte dell’energia che ciascun corpo nell’universo emette per il solo fatto di avere una temperatura superiore a quella assoluta, senza il contributo dell’energia riflessa solare) e riportata nell’ambito del progetto europeo Copernicus, si osserva la seguente mappa:
da cui risulta che le temperature oscillano fra i seguenti valori:
19° alto Tirreno cosentino
18,5° golfo di Sant’Eufemia, Tirreno reggino e Ionio reggino
17,5° golfo di Squillace sottocosta
18° resto dello Ionio sottocosta
16,5° Stretto di Messina dinanzi Reggio Calabria
Tali valori sono notevolmente al di sotto delle medie: osservando la seguente figura, infatti, emerge che:
si giunge sino ad anomalie negative di oltre 3° nello Stretto di Messina dinanzi Reggio Calabria, oscillando fra i -1° del basso Ionio reggino e i -2,5° del Golfo di Sant’Eufemia.
Si ricorda che i valori ideali termici per un bagno in mare, solitamente, sono circa 10° più bassi della temperatura corporea: ipotizzando che il nostro corpo sia a 36°, la temperatura ideale dell’acqua di mare, per un piacevole bagno, deve essere quindi di 26°, con valori minimi di 22°/24°.
Insomma, per i primi tuffi consigliamo di pazientare ancora qualche giorno….