Ebbene si, cari lettori di www.meteoincalabria.com, conoscete bene la prudenza che infondiamo nello stilare le nostre previsioni meteo, però effettivamente questa volta qualcosa di grosso sembra “bollire” (è proprio il caso di dirlo) in pentola!
I maggiori centri di calcolo numerico internazionali confermano l’ ondata di caldo di origine subtropicale che noi avevamo paventato già da giorni.
Partiamo dai punti pressoché certi:
la risalita subtropicale ci sarà, farà sentire i suoi primi effetti già da domenica (come indicato nel nostro articolo sul tempo del primo maggio), ma scoppierà soprattutto nelle giornate che andranno da lunedì a mercoledì quando alla quota di 850 hPa (cioè circa 1550 m slm) si raggiungeranno le strabilianti isoterme di +23°/+24°…valori che sarebbero fortemente anomali anche per luglio/agosto!!!! Il tutto condito da cieli sereni dalla classica apparenza “lattiginosa”, a causa della presenza di pulviscolo atmosferico in sospensione.
Effetti al suolo?
Notevoli: nelle zone interne pianeggianti (tipo la valle del Crati, quella del Savuto e del Mesima) i valori massimi, quindi in pieno giorno, potrebbero raggiungere anche i 36°/38° accompagnati da bassissimi valori di umidità (sotto il 20%); nelle zone interne montuose (tipo le valli silane) si raggiungerebbero anche i 26°/28° a ben 1300 m slm!!!! Solo le zone litoranee saranno meno calde di giorno, grazie alle brezze che, scorrendo dal mare verso la terra, apporteranno aria “fresca” generata dal “contatto” degli stessi venti con la superfici di mari i quali, al momento, presentano temperature di “soli” 17° (il Tirreno) e 16° (lo Ionio): quindi sulle zone litoranee ci aspettiamo temperature massime che non dovrebbero superare i 27°/29°.
Il rovescio della medaglia delle zone marine è costituito da due fattori: 1) il fatto che i 27°/29° di massima saranno accompagnati da valori di umidità maggiori (60-70%) che renderanno pertanto le temperature percepite molto più alte; 2) le notti saranno molto più calde delle zone interne vallive.
I possibili dubbi:
ci ripetiamo, l’ondata di calore non dovrebbe essere assolutamente in discussione. Cioè che le prossime emissioni modellistiche potrebbero variare sono: l’intensità (magari i picchi “esagerati” indicati in precedenza saranno limati verso il basso di 2°-3°) e la durata (il modello americano vede l’ondata proseguire sino a venerdì 8 maggio, mentre il modello europeo ECMWF sino a giovedì 7).
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