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Temporale autorigenerante a largo di Reggio Calabria

Come mostrato dalle immagini radar della Protezione Civile (figura 1), da qualche ora (circa dalle 8:00 di stamane) un insidioso temporale autorigenerante sta interessando il braccio di mare, a sud dello Stretto di Messina, che separa la costa calabra da quella siciliana.

Tale temporale è alimentato (figura 2) da una tenace e netta convergenza, quasi perpendicolare, di venti al suolo caldi e umidi da sud est (che hanno spirato per molti km sul mare Ionio) e venti freschi di caduta dall’Aspromonte (quindi da nord-est). Tale convergenza di masse d’aria differenti, sta alimentando la cella convettiva: la massa d’aria relativamente più fredda infatti, creando quella che in gergo si chiama “cold pool” (cioè “piscina fredda”), continua a scalzare quella più calda generando la convezione…fino a che la convergenza di tali venti non cesserà, la cella convettiva continuerà ad autorigenerarsi, interessando (come sta già facendo da ore) la costa sicialiana orientale (ingenti quantità di pioggia sono già caduti sulle località di Taormina e Giardini Naxos), ma anche il reggino, a causa della traslazione verso nord-est delle propaggini più alte dei cumulonembi, a causa dai venti in quota che provengono da SUD-OVEST.

Da notare, inoltre, che salendo di quota, nell’intorno del temporale, i venti tendono a ruotare in senso orario, passando da SE al suolo a SW in quota: quindi si presuppone che nella zona esistano alti valori di shear che potrebbero (ma qui il condizionale è d’obbligo) provocare anche trombe marine.

Quindi si invita ad essere molto prudenti nel reggino meridionale!

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FIGURA 1

FIGURA 2

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