Meteo in Calabria

Tanto caldo. E siamo solo ai primi di maggio:

Come dichiarato nel precedente articolo d’aggiornamento, stiamo vivendo una precocissima quanto veemente fiammata di aria subtropicale, prevista ormai da più giorni, che, in termini di intensità e durata, ha veramente poche analoghe nel passato…

Spulciando nell’archivio NCEP, infatti, abbiamo verificato che eventi di tale portata nella prima decade di maggio, dal dopoguerra ad oggi, si sono verificati solo in altre tre occasioni che, curiosamente, hanno registrato un intervallo di 15 anni esatti di distanza l’uno dall’altro (mentre l’evento attuale si è verificato a 12 anni dall’ultimo):

1) maggio 1973;

2) maggio 1988;

3) maggio 2003;

Particolare importanza assume il primo evento, durante il quale la situazione sinottica a 500 hPa e al suolo del 6 maggio 1973 (mostrata in figura 1) è risultata pressocchè uguale a quella attuale. L’evento del 1973 fu eccezionale sia per durata (l’isoterma +14° a 850 hPa fu superata dal 2 al 9 maggio, quindi ben 8 giorni di caldo estivo) che per intensità (si raggiunse un picco di +22° a 850 hPa che stazionò per 3 giorni dal 4 al 6 maggio – vedi figure 2 e 3).

FIGURA 1

FIGURA 2

FIGURA 3

 

Il secondo evento, quello del 1988, fu causato sempre dall’affondo di una saccatura sull’atlantico sin verso la sede tipica dell’anticiclone azzorriano (vedi figura 4) ma, diversamente dalla situazione odierna, la “fiammata” subtropicale, in una seconda fase, ruotò estendendosi in direzione sud-est / nord-ovest sin verso l’Inghilterra (vedi figura 5). L’isoterma +14° a 850 hPa fu superata dal 4 al 9 maggio (quindi ben 6 giorni di “fuoco”), mentre il picco di +22° a 850 hPa stazionò per ben 2 giorni dal 5 al 6 maggio (vedi figure 6 e 7).

FIGURA 4

FIGURA 5

FIGURA 6

FIGURA 7

Il terzo evento, a preludio della “terribile” estate del 2003, partì addirittura dal 29 aprile durando, con fasi alterne, sino il 15 maggio (17 giorni!!!): in tutto questo intervallo temporale l’isoterma +14° a 850 hPa fu sempre inesorabilmente superata, anche se i picchi non furono eccezionali (al massimo si ebbe una +18° a 850 hPa in corrispondenza dell’1 maggio, vedi figura 8): caratteristiche di una non intensissima ma lunga ondata di calore….caratteristiche che poi si riproposero per tutto il resto della rovente estate 2003. Anche in questo caso la causa scatenante (vedi figura 9) fu un anomala saccatura in pieno atlantico che richiamò “in risposta” la lunga ondata di calore subtropicale.

Altre ondate di calore precoci si verificarono nella prima decade di maggio degli anni 1955, 1961, 1968, 1978, ma senza i picchi di intensità e durata delle tre ondate precedenti e di quella attuale.

Fra qualche giorno, a posteriori, capiremo la reale entità dell’ondata di calore attuale. In ogni caso possiamo sin d’ora affermare che rientrerà di diritto nella “top ten” appena stilata…vedremo se direttamente sul podio o un pò più indietro….

FIGURA 8

FIGURA 9

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