Rogliano è un comune italiano di 5.759 abitanti della provincia di Cosenza. Si tratta del centro maggiore della valle del Savuto, fiume che attraversa il suo territorio, è denominato anche borgo delle 12 chiese. Il paese fu distrutto nel 1638 da un violento terremoto, ad eccezione di alcuni rioni.
Stazione meteo
La stazione è ubicata in Rogliano a 650 m s.l.m. di quota
E’ una stazione CAE attiva in telemisura.
Fa parte della rete gestita dal Centro Funzionale Multirischi dell’Arpacal.
I suoi sensori attualmente attivi sono: pluviometro, termometro.
Clima
La valle del Savuto è esposta alle correnti umide marine che apportano grandi quantità di precipitazioni che, durante l’inverno, risultano spesso nevose. La zona tende a surriscaldarsi notevolmente (rispetto alla sua altitudine) con correnti sciroccali. D’inverno il clima è spesso molto freddo con valori sottozero.
In base alla media desunta dai dati della stazione Arpacal, attiva dal 1984, la temperatura media dei mesi più freddi, gennaio e febbraio, si attesta a +6,1 °C e + 6,4°C rispettivamente; quella del mese più caldo, agosto, è di +22,9 °C.
Le precipitazioni medie annue (dal 1920 in poi) si aggirano sui 1200 mm con un minimo estivo e un picco tra l’autunno e l’inverno.
Classificazione del clima secondo Koppen
Il calcolo della classificazione climatica secondo Koppen è stato effettuato sulla base dei dati della stazione gestita dal Centro Funzionale Multirischi dell’Arpacal le cui caratteristiche sono riportate al termine.
La località in oggetto è caratterizzata da un clima del tipo:
Csa = climi temperati con estate secca (Sommertrocken temperierte Klimate) o clima etesio (Etesienklima); almeno un mese invernale (dicembre, gennaio e febbraio nell’emisfero boreale; giugno, luglio o agosto nell’emisfero australe) ha come minimo il triplo delle precipitazioni del mese estivo (giugno, luglio o agosto nell’emisfero boreale; dicembre, gennaio e febbraio nell’emisfero australe) più secco, che devono essere inferiore a 30 mm, con temperatura media del mese più caldo superiore a 22 °C.
Posizione
Il territorio del comune, dominato dal Colle di Figurella, risulta compreso tra i 344 e i 1.452 metri sul livello del mare. A valle della cittadina, nella zona denominata “Curtivetere” e “Caminella”, scorre il fiume Savuto. Il suo percorso è di oltre 50 km dalla sorgente sita nel comune di Aprigliano, nella località denominata ” Spineto “, fino alla foce nel Mar Tirreno nei pressi della frazione di Amantea, Campora San Giovanni. Il territorio del paese si estende fino a località ” Poverella “, in prossimità del Parco Nazionale della Sila. Rogliano è circondato da profonde vallate ricche di fauna e vegetazione.
Monumenti e luoghi di interesse
Tra le attrazioni turistiche vi sono: il centro storico formato dai rioni Serra, Spani, Donnanni, Cuti e Forche. Rare nel suo genere sono le cosiddette “Rughe” del centro cittadino.
Rogliano è anche conosciuto per le sue chiese: il Duomo dei Santi Pietro e Paolo realizzato nel XVI secolo. La campana maggiore, recuperata dopo il terremoto del 1638, risale al 1333. Completamente distrutta dal sismo, la chiesa venne ricostruita dai maestri roglianesi nel giro di pochi anni. La prospettiva in tufo “ammorbidita” con eleganti raffigurazioni, venne ultimata nel 1717 con tutte le sue colonne in stile dorico, ionico e corinzio. Sontuosamente barocco l’interno a tre navate.
La chiesa di Santa Maria alle Croci ubicata nel rione Cuti risalente alla fine del ‘500. Attiguo alla stessa vi era un monastero dei Padri del Terzo Ordine di San Francesco di Assisi, soppresso nell’anno 1653 con bolla di Papa Innocenzo X. Di fine fattura, in tufo, è il portale costruito nel 1777.
La chiesa dei Santi Domenico e Nicola risale al XVII secolo, il portale in tufo fu costruito nel 1652. L’interno della chiesa è ad una sola navata. Il quadro dell’altare maggiore è una riproduzione a mosaico del Sassoferrato e rappresenta la Madonna col Bambino, San Domenico e Santa Rita. La chiesa di Santa Lucia risale al XVII secolo, l’altare maggiore, distrutto nell’incendio del 1981, fu costruito dagli abili maestri scalpellini roglianesi.
La chiesa di San Giorgio sita nel rione Donnanni, risale ai primi del decennio del 1500 e rappresenta un vero e proprio gioiello di arte rinascimentale. Certamente, la costruzione venne ultimata nel 1544, dopo essere stata unbicata laddove sorgeva sin dal 1181 un altro tempio in cui si venerava la Madonna della Sanità.
La chiesa di Sant’Ippolito, era un’antica cappella costruita nel 1638 e, con molta probabilità, dedicata alla Vergine della Sanità. La piccola cappella fu ampliata tra il 1702 e il 1707 e dedicata a Sant’Ippolito. Degno di nota e di ammirazione è il portale in tufo del 1709.
La chiesetta di San Michele risalente al XVIII secolo, ubicata in contrada Serra. Bell’esempio di chiesetta rurale. La chiesa della Madonna delle Grazie o di “Camina”. La chiesa fu realizzata nel 1569. Di particolare pregio il soffitto finemente lavorato in oro zecchino. Interessante è la bifora campanaria. Chiesetta della Madonna di Costantinopoli risalente al ‘700. La chiesa barocca dell’Assunta risalente al 1600, con i suoi magnifici quadri e splendide cornici. La chiesa del Carmine del 1646. La Chiesetta della Madonna della Saletta del 1879. La chiesa dell’Annunciata fu ricostruita dopo il terremoto del 1638. Il portale in tufo fu costruito nel 1722.
Da ammirare la chiesa dedicata a San Giuseppe armonica costruzione a Croce greco-ortodossa con cupola ottagonale, oggi adibita a museo d’arte sacra.
Da vedere ancora i Palazzi: Morelli, ubicato al termine del Corso Umberto; Ricciulli e Cardamone, nel rione Spani. Palazzo Morelli, accolse fra le sue mura, fra gli altri, Ferdinando II di Borbone, Giuseppe Garibaldi e il più volte ministro, nei primi anni del ‘900, Luigi Fera. Palazzo Ricciulli, come testimonia una targa marmorea, accolse Carlo V.
Ritrovo dei roglianesi è la Piazza di San Domenico, sulla quale si affacciano l’omonima settecentesca chiesa, il palazzo comunale, già convento dei Domenicani e la villa comunale.
Specialità locale è il Savuto doc vino rosso di montagna famoso fin dal tempo dell’antica Roma.
Inoltre Rogliano è noto per il pane, per i rinomati insaccati di maiale (sazizza, prisuttu e supressate) e per le sue castagne che vengono preparate in vari modi (al forno, al mosto cotto, al miele di castagno, al cioccolato, al bergamotto).
Credits
La maggior parte delle informazioni è desunta da:
https://it.wikipedia.org/wiki/Rogliano_(Italia)
http://www.cosenzameteo.it/scheda-stazione-rogliano/
http://www.cfd.calabria.it
Il calcolo del tipo di clima secondo Koppen è stato eseguito mediante il calcolatore disponibile su http://www.meteotemplate.com/template/plugins/climateClassification/koppen.php