Stazione meteo di Mongiana
Rilevazioni dati meteoclimatici nel Comune di Mongiana (VV)
Mongiana (/mon’ʤana/, Mungiana in dialetto calabrese) è un comune di 712 abitanti della provincia di Vibo Valentia.
Stazione meteo
La stazione è ubicata nel comune di Serra San Bruno a 916 m s.l.m. di quota
E’ una stazione CAE attiva in telemisura.
Fa parte della rete gestita dal Centro Funzionale Multirischi dell’Arpacal.
I suoi sensori attualmente attivi sono: pluviometro, termometro.
Clima
In base alla media desunta dai dati della stazione Arpacal, attiva dal 1992, la temperatura media dei mesi più freddi, gennaio e febbraio, si attesta a +3,7 °C e +4,1°C rispettivamente; quella del mese più caldo, agosto, è di +18,6 °C.
Frequenti sono i fenomeni di inversione termica notturna con valori minimi che, sovente, d’inverno possono scendere facilmente sotto i -5°, con il record di -10,3° del febbraio 2005.
Le precipitazioni medie annue (su dati dal 1928 al 1950 e dal 1992 in poi) sono elevate aggirandosi sui 1801,8 mm con un minimo estivo e un picco esteso tra l’autunno e l’inverno, durante il quale possono verificarsi anche numerose nevicate.
Particolari situazioni bariche, caratterizzate dal richiamo di intense ed umide correnti sciroccali, producono sulla località in oggetto abbondanti piogge che superano anche i 200 mm al giorno.
Classificazione del clima secondo Koppen
Il calcolo della classificazione climatica secondo Koppen è stato effettuato sulla base dei dati della stazione gestita dal Centro Funzionale Multirischi dell’Arpacal le cui caratteristiche sono riportate al termine.
La località in oggetto è caratterizzata da un clima del tipo:
Csb = climi temperati con estate secca ( Sommertrocken temperierte Klimate) o clima etesio (Etesienklima); almeno un mese invernale (dicembre, gennaio e febbraio nell’emisfero boreale; giugno, luglio o agosto nell’emisfero australe) ha come minimo il triplo delle precipitazioni del mese estivo (giugno, luglio o agosto nell’emisfero boreale; dicembre, gennaio e febbraio nell’emisfero australe) più secco, che devono essere inferiore a 30 mm. La temperatura media del mese più caldo inferiore a 22 °C; almeno 4 mesi sopra 10 °C.
Posizione
E’ posta sulle Serre calabresi: essa è una zona collinare e montuosa della Calabria, compresa all’interno dell’Appennino calabro, nelle province di Reggio Calabria, Vibo Valentia e Catanzaro e caratterizzate da un’alta presenza boschiva.
Costituita da due lunghe successioni parallele di rilievi montuosi e collinari, che ricordano i denti di una sega, prende inizio dal passo della Limina e termina all’istmo di Catanzaro, il punto più stretto d’Italia, dove 35 chilometri separano il mar Ionio dal mar Tirreno. Confinano a sud con l’Aspromonte e la piana di Gioia Tauro, a nord con la Sila. La vetta più elevata è il monte Pecoraro (1.423 m s.l.m.).
L’etimologia del nome deriverebbe dall’ebraico Ser, cioè monti, oppure potrebbe riferirsi alla forma di una sega (in dialetto Serra).
Monumenti e luoghi di interesse
• Reali ferriere ed Officine di Mongiana
Le Reali ferriere ed Officine di Mongiana o Villaggio Siderurgico di Mongiana o Polo siderurgico di Mongiana è stato un importante complesso siderurgico realizzato a Mongiana (Calabria) nel 1770 – 1771 da parte della dinastia dei Borbone di Napoli. Parte integrante del complesso industriale e militare del Regno delle Due Sicilie, e impianto di base per la produzione di materiali e semilavorati ferrosi poi rifiniti sia in loco, che presso il polo siderurgico di Pietrarsa, arrivò nel 1860 a dare lavoro a circa 1.500 operai. Travolto dalle vicende legate al processo di unificazione politica della penisola italiana, fu messo in secondo piano da parte del governo sabaudo, ed iniziò un rapido declino, che lo portò a cessare le proprie attività nel 1881.
Sorta nello stesso periodo e di altrettanta importanza è anche la Ferriera di Razzona nel comune di Cardinale.
Nel 1864 la commissione per le ferriere vende gli stabilimenti e i boschi della zona alla Società Generale del Credito Mobiliare e Banco Nazionale. . La scoperta provocò incredulità, poi dispetto, risentimento e protesta; infine, violenza. Ci furono furti, saccheggi, vandalismi ai danni delle ferriere.
Nel 1874 il governo italiano vende tutti gli stabilimenti siderurgici del polo e i boschi del circondario ad un’asta vinta dall’ex garibaldino e poi parlamentare del nuovo regno Achille Fazzari. Egli tentò di riattivare il centro chiuso. Nel 1875 l’ingegner Dainelli approva l’idea e nel 1881 riprendono i lavori nelle esistenti miniere di Scolo, San Ferdinando e M. Cristina. Si aprono inoltre le nuove miniere Umberto I, Regina Margherita, Calcare, Garibaldi e altre ancora. Secondo l’ingegnere Marhun direttore degli stabilimenti di Krupp si sarebbe potuto estrarre 50 tonnellate di minerale l’anno dalle miniere di Pazzano.
Fazzari alla fine abbandonò i beni di Mongiana anche per l’assenza di aiuti da parte del governo.
• Museo delle reali ferriere borboniche
Il Museo delle reali ferriere borboniche o MUFAR è un museo di archeologia industriale nel comune di Mongiana (VV) in Calabria, inaugurato il 23 ottobre 2013 ed incentrato sulla storia del polo siderurgico di Mongianacreato durante il regno borbonico tra il XVIII e il XIX secolo. Nel 1872, cessate definitivamente le attività siderurgiche per mancanza di commesse, gli edifici industriali furono progressivamente abbandonati. Rivenduti alla fine del XIX secolo, divennero abitazioni e depositi. Tra questi, l’ex Fabbrica d’Armi di Mongiana, riscoperta alla fine degli anni ’70 in stato di completo degrado, è stata oggetto di un accurato processo di recupero. Nell’ottobre del 2013 è stato ultimato il restauro architettonico con l’allestimento del Museo delle Reali Ferriere Borboniche. Il progetto è stato curato dalla RA Consulting srl, coordinato dall’architetto Gennaro Matacena. L’allestimento museografico è flessibile e articolato, con installazioni digitali interattive, e si sviluppa come un racconto coinvolgente della “Vicenda Mongiana”: estrazione del ferro, forza motrice, boschi e carbone, viabilità, tecnologie e produzioni, condizione operaia. Le postazioni multimediali integrano l’esposizione documentando la storia industriale della Calabria, ancora poco conosciuta, che soprattutto nel XIX secolo si sviluppò nella trasformazione dei prodotti naturali della regione, quali seta, liquirizia, tonno, cannamela, bergamotto. Dal punto di vista architettonico è interessante il fronte con trabeazione di ghisa (due colonne alte 4,80 metri con architrave istoriato) e, nell’atrio di ingresso una serliana formata da due colonne più due semicolonne alte 2,40 metri, anch’esse di ghisa. La Fabbrica d’armi costituisce una delle prime testimonianze dell’uso in Italia della ghisa in edilizia. Il fronte, con la trabeazione interamente in ghisa, è composta da due colonne imponenti, alte ben 4.80 metri, e dall’architrave istoriato. Due colonne e quattro semicolonne ancora in ghisa, alte la metà di quelle esterne, compongono una serliana “spaziale”
• Parco di Villa Vittoria
Il parco di Villa Vittoria è un parco gestito dal Corpo forestale dello Stato a Mongiana in Calabria fino al 2016 quando il corpo è confluito nell’Arma dei Carabinieri
Credits
La maggior parte delle informazioni è desunta da:
https://it.wikipedia.org/wiki/Mongiana
https://it.wikipedia.org/wiki/Serre_calabresi
https://it.wikipedia.org/wiki/Reali_ferriere_ed_Officine_di_Mongiana
https://it.wikipedia.org/wiki/Parco_di_Villa_Vittoria
https://it.wikipedia.org/wiki/Museo_delle_reali_ferriere_borboniche
http://www.cfd.calabria.it
Il calcolo del tipo di clima secondo Koppen è stato eseguito mediante il calcolatore disponibile su http://www.meteotemplate.com/template/plugins/climateClassification/koppen.php