Meteo in Calabria

Stazione meteo di Marina Punta Alice

Cirò Marina è un comune italiano di 14.787 abitanti della provincia di Crotone, in Calabria. Fino al 1952 ha fatto parte del comune di Cirò.
Per la bellezza del mare e la qualità dei servizi balneari è da molti anni una meta turistica rinomata, ottenendo nel 2017 per la 17ª volta la Bandiera Blu, e nel 2017 per la quinta volta la Bandiera Verde delle spiagge.
Cirò Marina è nota per il vino Cirò DOC ottenuto dai vigneti composti dal vitigno Gaglioppo, per le Clementine di Calabria, prodotto IGP.

Stazione meteo

La stazione è ubicata in Cirò Marina- Punta Alice, a 10 m s.l.m. di quota
E’ una stazione CAE attiva in telemisura.
Fa parte della rete gestita dal Centro Funzionale Multirischi dell’Arpacal.
I suoi sensori attualmente attivi sono: pluviometro, radiometro, termomento.

Clima

Il clima è caldo e temperato in Cirò Marina. In Cirò Marina si riscontra molta più piovosità in inverno che in estate. La classificazione del clima è Csa come stabilito da Köppen e Geiger. In Cirò Marina si registra una temperatura media di 18.0 °C. 619 mm è la piovosità media annuale.
Con una temperatura media di 26.9 °C, Agosto è il mese più caldo dell’anno. Durante l’anno Gennaio ha una temperatura media di 10.6 °C. Si tratta della temperatura media più bassa di tutto l’anno.
Se compariamo il mese più secco con quello più piovoso verifichiamo che esiste una differenza di Pioggia di 95 mm. Le temperature medie variano di 16.3 °C nel corso dell’anno. In base alla media desunta dai dati della stazione Arpacal, attiva dal 1927 al 1994, la temperatura media dei mesi più freddi, gennaio e febbraio, si attesta a +10,2°C e +10,6°C rispettivamente; quella del mese più caldo, agosto, è di +26,8°C.
Le precipitazioni medie annue (periodo di calcolo dal 1916 in poi), si aggirano sui 715,8 mm e si concentrano principalmente in autunno, con massimo secondario invernale; tra la primavera e l’estate può accentuarsi notevolmente la siccità, con qualche raro temporale pomeridiano.

Classificazione del clima secondo Koppen

Il calcolo della classificazione climatica secondo Koppen è stato effettuato sulla base dei dati della stazione gestita dal Centro Funzionale Multirischi dell’Arpacal le cui caratteristiche sono riportate al termine.
La località in oggetto è caratterizzata da un clima del tipo: Csa = climi temperati con estate secca (Sommertrocken temperierte Klimate) o clima etesio (Etesienklima); almeno un mese invernale (dicembre, gennaio e febbraio nell’emisfero boreale; giugno, luglio o agosto nell’emisfero australe) ha come minimo il triplo delle precipitazioni del mese estivo (giugno, luglio o agosto nell’emisfero boreale; dicembre, gennaio e febbraio nell’emisfero australe) più secco, che devono essere inferiore a 30 mm, con temperatura media del mese più caldo superiore a 22 °C.

Posizione

La cittadina, sviluppatasi sulla costa ionica dell’alto crotonese e sull’area dell’antica colonia della Magna Grecia, Krimisa, è oggi il secondo comune più densamente popolato (364,8 ab./km²) della provincia.

Monumenti e luoghi di interesse

Chiesa di San Cataldo
Situata in Piazza Armando Diaz, nella piazza principale di Cirò Marina, è dedicata al santo patrono del paese, che fu anche vescovo di Taranto. Il manufatto, che nel 2001 ha celebrato il primo centenario dell’erezione canonica, è di costruzione recente ed è collocato nell’area dove si formò il primo sito abitato della cittadina, noto come Baracca. L’attuale edificio sacro fu costruito nel 1903 per poi essere ingrandito nel 1950. L’interno trinavato è scandito da due arcate. La navata centrale è affrescata con immagini sacre e presenta un soffitto a capriate in legno. La zona absidale semicircolare, anch’essa con dipinti su sfondo oro, racchiude l’altare maggiore a muro in marmi policromi con al centro la statua della Vergine con il bambino. Una delle cappelle laterali è dedicata a San Cataldo. Una particolare attenzione meritano sia il portale di bronzo, che celebra la storia locale della cittadina, realizzato nel dicembre del 2002 dallo scultore locale Elio Malena, sia i mosaici che impreziosiscono le pareti interne della chiesa.
Nel 2012 l’altare si è impreziosito di dieci candelabri in ottone grazie alla donazione di una devota.

Chiesa di San Nicodemo Abate
Di impianto moderno è la chiesa di San Nicodemo abate, situata in Piazza Kennedy, per la cui progettazione ci si è ispirati alla tenda ebraica, a simboleggiare che la Chiesa è in continuo cammino. L’interno a unica navata con zona absidale asimmetrica presenta, al centro, la mensa eucaristica in marmo. Il crocifisso centrale è stato spostato sulla destra dopo l’aggiunta nel 2011 di un mosaico dell’Ultima Cena. Lungo le pareti dell’aula liturgica sono affisse le riproduzioni delle dodici stazioni della Via Crucis.

Chiesa di Sant’Antonio
È stata costruita nel 1999 ed è in stile moderno. L’edificio, che ricorda la forma di una pagoda, ha la copertura in legno e ampie vetrate. L’interno, mononavato con soffitto ligneo, presenta al centro una mensa eucaristica, in marmo, alle cui spalle si erge un crocifisso in bronzo. Degna di nota la grande vetrata circolare a tessere multicolore.

Santuario Maria SS.ma d’Itria
Sorge dove un tempo era il castrum di Licia, Alice o Alichia lungo la strada per Cirò e prende il titolo dall’appellativo bizantino Odeghitria, cioè “Guida – Condottiera”. Il suo antico titolo “Sancta Maria de Illirìa”, cioè Santa Maria dell’Illiria, (l’Illiria è il sud dell’attuale Albania) testimonia la provenienza dell’antica icona originaria (attualmente perduta) scampata come molte altre alla lotta iconoclasta. Fu Commenda templare e poi affidata ai Cavalieri di Malta dalla sospensione dell’Ordine del Tempio fino alle soppressioni napoleoniche. La chiesa è documentata in un privilegio di metà XV secolo. Era sede di una grandiosa fiera fino a tutto il Settecento, il 14 settembre, giorno della festa della Madonna d’Itria. Il Servo di Dio Eugenio Raffaele Faggiano, vescovo passionista di Cariati, nel 1940 mise la prima pietra per la riedificazione del diruto santuario, e lui stesso, secondo il suo desiderio, dal 1982 riposa nel santuario, risorto e retto dai padri passionisti suoi confratelli. Al suo interno è custodita una tela in stile iconografico-bizantino della Vergine con il Bambino (autore ignoto dell’Ottocento). Di pertinenza della chiesa sono un salone per convegni, una biblioteca (aperta su richiesta) e una sala lettura. Il Santuario ha un proprio sito internet.

Chiesa di San Giuseppe
Edificio costruito tra il 2009 e il 2011, inaugurato il 17 marzo 2011. L’edificio ha la copertura in legno e ampie vetrate, dietro l’altare vi è un affresco che raffigura San Giuseppe lavoratore dipinto dall’artista cirotano Elio Malena.

Chiesa di San Michele
Piccolo edificio religioso di costruzione moderna. Circondato dal verde nella zona Lipuda, vi si accede attraverso un semplice portale. L’interno, a una sola navata, ospita un altare in marmo e scanni alle pareti.
Santuario di Madonna di Mare
Si trova nello stesso sito dei Mercati Saraceni, a circa 4 km dal paese. Dedicata alla Regina del cielo, sorge sul promontorio dell’Alice in località Madonna di Mare. La tradizione narra che l’Apostolo Pietro, approdato su questi lidi durante un suo viaggio da Antiochia a Roma, fondò sui resti di un tempio pagano il primo insediamento cristiano chiamato Santa Croce. Degna di nota è una tela di autore ignoto che riproduce l’effigie della Vergine.

Chiesa di San Francesco di Paola
La chiesa è delimitata da due palazzi di pochi piani in zona Piazza Krimisa. Fu aperta al culto nel 1961, per rispondere alle esigenze di quei rioni che gravitano nella parte nord della cittadina. Nel 1988 l’edificio sacro venne abbellito con artistiche finestre istoriate. Vi si accede da un semplice portale rettangolare e si caratterizza per un’alta struttura a vela in cui è custodita una campana.

Cappella di Santa Lucia
Piccolo edificio con campanile a vela posizionato sul timpano. Quest’ultimo e il portale rettangolare sono gli unici elementi decorativi della facciata. L’aula liturgica custodisce una statua di Santa Lucia che è collocata in una nicchia dietro la mensa eucaristica. La prima Chiesa a S. Lucia fu edificata da due santi fratelli sacerdoti, i fratelli Cristiano, uno Curato di Cirò Marina, l’altro Canonico Teologo di Cariati (a don Raffaele Cristiano, uno dei due, è dedicata una via in Cirò Marina), vissuti tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento. Dopo la loro morte, la chiesa fu demolita e spostata.

Statua del Cristo
Nei pressi del santuario dedicato alla Madonna dell’Itria, su un colle che domina un ampio panorama, è stata posta una grande statua di Cristo nell’atto di benedire l’abitato sottostante. Poggia su un basamento in cemento, costituito da un blocco rettangolare sovrastato da uno quadrato.
Monumento a Santa Rosa Gattorno
Sul Lungomare Stefano Pugliese Sud è stata collocata, nel 2000, una statua in bronzo posta su un basamento in marmo bianco, raffigurante la religiosa che ha fondato l’ordine delle Figlie di Sant’Anna. Suor Rosa fu beatificata proprio nel 2000 da papa Giovanni Paolo II.

Siti archeologici

Tempio di Apollo Haleo
Durante gli scavi del 1924 l’archeologo Paolo Orsi, individuò in località Punta Alice, l’antico tempio arcaico dedicato ad Apollo Haleo. Che in località Punta Alice fosse già presente un’area di culto non ancora strutturata, almeno a partire dalla fine del VII secolo a.C. sembra confermato da una serie di manufatti tipici quali l’idoletto schematico in argento, il kouros dedalico e la statuina fittile di tipo locrese, rinvenute sul posto. Soltanto dopo la metà del VI secolo a.C. si monumentalizza l’area sacra di Punta Alice con la costruzione del tempio dedicato ad Apollo Haleo. Nella sua fase più antica, fine del VI secolo a.C. il tempio dedicato ad Apollo Haleo era costituito da una cella (naos) fortemente allungata 27×7,90 metri, orientata in senso est-ovest, completamente aperta sul lato orientale e divisa in due navate da un colonnato di cui restano le basi lapidee. Tutte le colonne, esterne ed interne, si suppone fossero in legno. La cella era conclusa ad ovest da un ambiente quadrangolare (adyton) chiuso da un muro divisorio ed articolato da quattro pilastri. Questo spazio conteneva la statua di culto del dio Apollo. La struttura era formata da un basso zoccolo costituito da due filari di blocchi di calcare, su cui poggiavano i muri in mattoni crudi. Il tempio di Punta Alice dedicato ad Apollo Haleo, rimase in uso fino alla fine del IV secolo a.C. momento in cui l’edificio venne trasformato in un periptero dorico di maggiori dimensioni 46×19 metri. Il nuovo edificio completamente in pietra, fu circondato da otto colonne sui lati brevi e diciannove su quelli lunghi. La cella arcaica fu inglobata nel nuovo edificio, mentre il colonnato fu raddoppiato solo sul lato orientale. La seconda fase del Tempio di Apollo Haleo documenta invece gli ultimi interessanti sviluppi dell’architettura dorica templare in occidente, costituendo l’unico edificio periptero postclassico noto. L’area sacra di Punta Alice rimase fino al IV secolo a.C. in orbita crotoniate, come del resto la città di Krimisa. Dagli scavi effettuati nell’area del Tempio di Apollo Haleo sono state rinvenuti la testa, entrambi i piedi e parte della mano distrutta, oggi esposti al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.
Nel 2012 la Regione Calabria finanzia la valorizzazione dell’area archeologica, – progetto arch. Mario Patanisi- ormai da anni abbandonata, con un importo di 700 000 euro.
Il 1º aprile 2015 dopo 91 anni la testa, i piedi, e la mano tornano a Cirò Marina in occasione dell’inaugurazione del museo cittadino.

Credits

La maggior parte delle informazioni è desunta da:
https://it.wikipedia.org/wiki/Cir%C3%B2_Marina
https://it.climate-data.org/europa/italia/calabria/ciro-marina-13936/
Il calcolo del tipo di clima secondo Koppen è stato eseguito mediante il calcolatore disponibile su http://www.meteotemplate.com/template/plugins/climateClassification/koppen.php