Lorica è un villaggio turistico della Sila Grande. Il territorio del complesso turistico ricade in due comuni diversi della provincia di Cosenza: San Giovanni in Fiore e Casali del Manco. La frazione si trova a 1315 metri s.l.m..
Lorica fa parte di quella speciale categoria di frazioni urbane facenti parte di più comuni. Il nucleo urbano infatti, in parte ricade nel territorio di San Giovanni in Fiore, la parte più consistente dell’abitato, nonché il lungolago e le attività di servizio principali, in parte nel territorio di Casali del Manco. Per meglio affrontare la gestione e garantire i servizi primari, negli anni ’60 i comuni di San Giovanni in Fiore e Pedace (attualmente frazione di Casali del Manco), decidono di costituire un consorzio per i servizi pubblici.
I maggiori promotori del consorzio sono l’allora sindaco di Pedace Rita Pisano, e Mario Cosentini, che più di altri si sono spesi nel far decollare il villaggio turistico. Pedace fu il comune che gestiva la situazione dei servizi a Lorica, mentre San Giovanni in Fiore era il maggiore ente finanziatore.
Gli impianti di risalita per accedere alle piste da sci, si trovano in località “Cavaliere di Lorica”, che ricade nel territorio comunale di Casali del Manco (alla partenza della cestovia) cosi’ come gli impianti posti sulla vetta, facendo di Lorica un piccolo villaggio diviso amministrativamente tra due comuni.
Nel 2002 dopo un travaglio durato cinque anni, il villaggio silano, venne scelto come luogo ideale per ospitare la sede del Parco nazionale della Sila appena istituito.
Stazione meteo
La stazione è ubicata nel comune di San Giovanni in Fiore, in prossimità della diga di Nocelle sul lago Arvo a 1.315 m s.l.m. di quota.
E’ una stazione CAE attiva in telemisura.
Fa parte della rete gestita dal Centro Funzionale Multirischi dell’Arpacal.
I suoi sensori attualmente attivi sono: pluviometro, termometro, nivometro, igrometro, barometro, radiometro, velocità e direzione vento, idrometro.
Clima
Il clima di questa zona è tipicamente montano: gli inverni sono lunghi e rigidi, sufficientemente nevosi dai 1000 ai 1300 metri e più persistenti (manto nevoso presente da dicembre ad aprile) al di sopra dei 1400 metri. In alcuni anni in tali zone è possibile superare i 2 metri di neve al suolo. Le temperature sono rigide con punte minime fino ad oltre -15 °C durante ondate di gelo eccezionali. L’estate è fresca con soliti temporali di breve durata durante le ore pomeridiane.
In base alla media desunta dai dati della stazione Arpacal, (periodo 1940-1950 e dal 1988 in poi), la temperatura media dei mesi più freddi, gennaio e febbraio, si attesta a +0,1 °C e +0,6°C rispettivamente; quella del mese più caldo, luglio, è di +17,6°C.
Le precipitazioni medie annue (periodo di riferimento dal 1932 in poi) si aggirano sui 1225,7 mm con un minimo estivo e un picco tra l’autunno e l’inverno.
Classificazione del clima secondo Koppen
Il calcolo della classificazione climatica secondo Koppen è stato effettuato sulla base dei dati della stazione gestita dal Centro Funzionale Multirischi dell’Arpacal le cui caratteristiche sono riportate al termine.
La località in oggetto è caratterizzata da un clima del tipo:
Csb = climi temperati con estate secca ( Sommertrocken temperierte Klimate) o clima etesio (Etesienklima); almeno un mese invernale (dicembre, gennaio e febbraio nell’emisfero boreale; giugno, luglio o agosto nell’emisfero australe) ha come minimo il triplo delle precipitazioni del mese estivo (giugno, luglio o agosto nell’emisfero boreale; dicembre, gennaio e febbraio nell’emisfero australe) più secco, che devono essere inferiore a 30 mm. La temperatura media del mese più caldo inferiore a 22 °C; almeno 4 mesi sopra 10 °C.
Posizione
E’ ubicato nell’altipiano della Sila, complesso orografico ben distinto e caratteristico, posto al centro della penisola calabrese. E’ il cuore boschivo e storico della stessa Calabria. Il suo nome deriva dal greco, poi latinizzato in Silva con riferimento alle fitte e sconfinate foreste di conifere che oggi si estendono per 150.000 ettari, ma che nel passato ricoprivano un’area molto più vasta. L’ossatura geologica della Sila è cotituita da rocce cristalline, ed in parte da graniti.
Camigliatello Silano è ubicato nella “Sila Grande” che è il cuore geografico della Sila, dove foreste di conifere si susseguono a perdita d’occhio, mentre un dedalo di ruscelli, torrenti e corsi d’acqua scendono da ogni dove per confluire nei tre grandi bacini artificiali dell’Arvo, del Cecita e dell’Ampollino. E’ qui che la Sila assume i connotati di altopiano, modellato da morbide pendici boscose intervallate da ampie praterie d’alta quota, dalle quali gli imponenti rilievi sembrano piccole colline. Il Piano di Macchialonga si distende a 1.500 metri di quota contornato dalle avvolgenti cime dei monti Pettinascura di 1.708 metri, la Serra Ripollata di 1.682 metri e il Cozzo del Principe. A sud del Macchialonga, tra le valli del Neto e del Garga, si eleva il Monte Volpintesta di 1.740 metri che domina sul lago Ariamacina. Da nord si eleva la dorsale dei monti Altare e Sordillo che separa, con un lungo susseguirsi di foreste secolari tra cui la Fossiata ed il Fallistro, la valli del Trionto e del Mucone. Nel cuore della Sila Grande è posto il complesso del Monte Botte Donato, che rappresenta la massima vetta dell’altopiano con i suoi 1.928 metri. Sugli orli esterni il paesaggio della Sila Grande ad occidente declina verso le alte valli del Crati e del Savuto, in cui i monti sono percorsi da ripide forre e boschi fittissimi, mentre ad oriente la maggiore portata dei fiumi ha prodotto un’ampia erosione creando impressionanti gole invase dalla lussureggiante vegetazione.
Monumenti e luoghi di interesse
Il lago Arvo
Sviluppatasi lungo l’asse viario della SS 108 bis che da San Giovanni in Fiore porta al bivio di “Bocca di Piazza” e da qui si raggiungono i paesi della pre-sila cosentina, nel corso degli anni una parte dell’abitato si è sviluppato presso il suggestivo lungolago, la strada di accesso che porta il villaggio ai piedi del lago Arvo.
Il lago ha da sempre rappresentato un punto di interesse per gli operatori economici della zona, e sul lago tuttora si ripongono speranze di rilancio turistico. Il lago, incastonato fra le due più alte vette dell’altipiano silano, ovvero Botte Donato da una parte e Montenero dall’altro, rende ancora più suggestivo ed incantevole il posto. Il lago inoltre è navigabile, e negli anni ha ospitato gare di canottaggio e windsurf, ed ultimamente nel periodo estivo può essere attraversato affittando dei pedalò o facendo un giro su un mezzo a motore.
Gli impianti di risalita di Lorica
Gli impianti di risalita distano circa 4 km dal centro del villaggio. Realizzati nella vallata del “Cavaliere”, gli impianti partono da una quota altimetrica di 1405, giungendo fino a quota 1877 presso un versante del complesso del Monte Botte Donato, percorrendo una lunghezza di 2,206 km di percorso, con un dislivello di 472 metri. Le ceste sono 186 con una velocità di servizio di 1,7 m/s e dunque impiega circa 20 minuti nella risalita. Una volta in cima si possono scegliere 3 piste. Quella di rientro, che porta fino alla stazione di ripartenza, di facile impiego per sciatori in erba, lunga 2200 metri. Poi ci sono le due discese della “Valle dell’Inferno”. L’inferno I lunga 810 metri e la II lunga 950 metri.
Ai piedi delle piste della Valle dell’Inferno, vi sono due skilift, con quota di partenza di 1.665 mentre si arriva sempre alla cima del versante con quota 1.877 metri, e un dislivello di 212 metri. Come il villaggio anche la stazione di partenza è fornita di rifugio, di bar, ristorante e di tutti i servizi necessari per il primo intervento. La vecchia cestovia è stata smantellata. Al suo posto verranno installate delle cabinovie moderne con nuovi progetti di piste pera aumentare l ‘offerta sciistica.
Lorica oggi
Dopo l’istituzione del Parco ed i relativi lavori che si stanno realizzando negli ultimi anni, il villaggio si sta riprendendo i fasti di un tempo. Il vorticoso sviluppo edilizio e quel tanto auspicato turismo di massa che non hanno investito il villaggio negli ultimi 20 anni, pur non portando ricchezza propriamente economica, in realtà hanno preservato le peculiarità tipiche del villaggio, quelle che ne hanno determinato la nomea di “Perla della Sila”.
L’aver preservato il territorio sia da un’edilizia selvaggia (troppo spesso tipica della regione Calabria), che da un turismo di massa, confusionario del “mordi e fuggi”, ne ha fatto riscoprire le bellezze tipiche del villaggio, soprattutto al di fuori dei confini nazionali. Lo testimonia il fatto che negli ultimi 5 anni, circa 40 villini, in stato di parziale degrado, sono stati acquistati e ristrutturati da turisti inglesi, che in questo tranquillo angolo di Sila hanno scelto di trascorrere parte delle loro vacanze annuali.
Credits
La maggior parte delle informazioni è desunta da:
https://it.wikipedia.org/wiki/Lorica_(San_Giovanni_in_Fiore)
http://www.camigliatellosilano.eu/notizie/laltopiano-della-sila.html
http://www.cfd.calabria.it
Il calcolo del tipo di clima secondo Koppen è stato eseguito mediante il calcolatore disponibile su http://www.meteotemplate.com/template/plugins/climateClassification/koppen.php