Gimigliano (Ghimiglianu in calabrese) è un comune italiano di 3.301 abitanti della provincia di Catanzaro in Calabria.
Stazione meteo
La stazione è ubicata in Corbino, frazione di Gimiliano a 648 m s.l.m. di quota.
E’ una stazione CAE attiva in telemisura.
Fa parte della rete gestita dal Centro Funzionale Multirischi dell’Arpacal.
I suoi sensori attualmente attivi sono: pluviometro, termometro.
Clima
Non ci sono dati medi ufficiali: la stazione è funzionante solo dal 2014.
Classificazione del clima secondo Koppen
Non è stato possibile classificarla non avendo dati a disposizione.
Posizione
Gimigliano è posto sul versante meridionale della Sila Piccola, su un monte (“Monte San Salvatore”) che si affaccia sulla valle del Corace. Esistono due distinte località, ciascuna delle quali può essere considerata nucleo urbano di Gimigliano: Gimigliano superiore (in dialetto “Susu”) e Gimigliano inferiore (in dialetto “Jiusu”).
Monumenti e luoghi d’interesse
- La Chiesa dell’Assunta
Ottocentesco edificio religioso all’interno del quale è possibile ammirare uno splendido fonte battesimale in marmo verde di Gimigliano, nonché interessanti altari, adornati anch’essi da marmo locale. La chiesa è sede dell’artistica statua settecentesca, di scuola napoletana, di San Giuseppe (Patrono di Gimigliano). - Monumento dell’apparizione della Vergine a Pietro Gatto. Il monumento sorge in piazza Margherita e rievoca l’apparizione in sogno della Madonna al brigante Pietro Gatto. E’ costituito da una grotta naturale con due statue in marmo di Carrara che descrive la scena. Risale al 1953 e fu inaugurata nel bicentenario della devozione mariana a Porto.
- Il ponte ad arco sul fiume Corace
- Il ponte sul torrente “Palla”. Prima struttura realizzata dall’Amministrazione Provinciale con la tecnica del cemento precompresso nel 1955 fu lo sperone roccioso chiamato “pietra e Jozzi”. Ben visibile da chi proviene da Tiriolo, lo sperone è una splendido balcone naturale che si affaccia sul fiume Corace.
- Le cave di marmo. Sono ancora presenti le cave di marmo locale che hanno reso il paese famoso in Italia e in Europa. Sui marmi di Gimigliano importante appare l’informativa dedotta dal prof. Francesco Penta della R. Scuola Architettura di Napoli as eguito di accurati sopralluoghi. Il Penta ritiene importanti i calcari cristallini posti fra le filladi della zona Gimigliano – Tiriolo specie quelli bianchi (simili a marmo) che si staccano a lastre e quelli rosati o verdi. Di grande rilievo poi le serpentine e le calcitiche che il Penta ha osservato insieme a “scisti verdi serpentinosi, scisti epidatici passanti a gneiss, a vere serpentine, oficalci. calceferi e calcari cristallini”. Sono questi i materiali utilizzati nel 1912 per le incorniciature (in marmo verde). per le quattro colonne monolitiche (in marmo rosa), per il trono della Madonna di Porto, tutte opere della Chiesa Madre di Gimigliano. Ma anche a Catanzaro i marmi e le pietre delle vicine cave furono utilizzati dagli scalpellini e dagli artefici locali: la grande fontana di Piazza S. Caterina e quella di Piazza Arcivescovado distrutta dal bombardamento del 1943, portali e mostre, gradonature e lastricati di molte chiese (come quella di Santa Maria di Mezzogiorno). E da Catanzaro a Napoli, il marmo verde fu utilizzato per la Chiesa del Gesù; a Caserta per i pavimenti di alcuni saloni della Reggia; Roma per il coro d’inverno e le nicchie laterali della Basilica di San Giovanni Laterano.
Credits
La maggior parte delle informazioni è desunta da:
https://it.wikipedia.org/wiki/Gimigliano
http://www.quicalabria.it/ilterritorio_dett_art.asp?id_s=11&id_a=429&id_p=2&id_c=30&id_l=0&id_ctc=9
Il calcolo del tipo di clima secondo Koppen è stato eseguito mediante il calcolatore disponibile su http://www.meteotemplate.com/template/plugins/climateClassification/koppen.php