Cittanova è un comune italiano di 10 255 abitanti della città metropolitana di Reggio Calabria, in Calabria.
Posto alle pendici dell’Aspromonte e prospiciente la Piana di Gioia Tauro, è caratterizzato dalla presenza di numerose chiese e palazzi ottocenteschi e da un parco pubblico che si estende per 2,65 ettari.
Stazione meteo
La stazione è ubicata a Cittanova, in ambito urbano, a 430 m s.l.m. di quota
E’ una stazione CAE attiva in telemisura.
Fa parte della rete gestita dal Centro Funzionale Multirischi dell’Arpacal.
I suoi sensori attualmente attivi sono: pluviometro, termometro.
Clima
In base alla media desunta dai dati della stazione Arpacal, attiva dal 1924, la temperatura media dei mesi più freddi, gennaio e febbraio, si attesta a +8,2 °C e + 8,4°C rispettivamente; quella del mese più caldo, luglio, è di +24,2 °C.
Le precipitazioni medie annue (sulla base del periodo di funzionamento del pluviometro dal 1916 in poi) sono molto elevate e si aggirano su 1467,2 mm con un prolungato minimo estivo e un moderato picco tra l’autunno e l’inverno.
Classificazione del clima secondo Koppen
Il calcolo della classificazione climatica secondo Koppen è stato effettuato sulla base dei dati della stazione gestita dal Centro Funzionale Multirischi dell’Arpacal le cui caratteristiche sono riportate al termine.
La località in oggetto è caratterizzata da un clima del tipo:
Csa = climi temperati con estate secca (Sommertrocken temperierte Klimate) o clima etesio (Etesienklima); almeno un mese invernale (dicembre, gennaio e febbraio nell’emisfero boreale; giugno, luglio o agosto nell’emisfero australe) ha come minimo il triplo delle precipitazioni del mese estivo (giugno, luglio o agosto nell’emisfero boreale; dicembre, gennaio e febbraio nell’emisfero australe) più secco, che devono essere inferiore a 30 mm, con temperatura media del mese più caldo superiore a 22 °C.
Posizione
La cittadina si trova ai piedi dell’Aspromonte, su terreni quaternari alluvionali, costituiti da sabbie e ghiaie incoerenti che coprono gli ampi terrazzi digradanti verso il Golfo di Gioia. Cittanova domina la piana di Gioia Tauro dalla terrazza più alta, quella confinante col massiccio delle Serre, quasi a contatto tra le due formazioni litologiche: alluvionale e cristallina.
Questa conformazione geologica favorisce la propagazione dei sismi, in quanto l’incoerenza della coltre alluvionale viene aumentata durante i terremoti dalla formazione cristallina contigua e sottostante. Il territorio di Cittanova è attraversato dall’omonima faglia che fa parte del sistema di faglie Serre-Aspromonte, lunga 30 chilometri e tuttora attiva.
L’altitudine riferita al municipio è di 400 m s.l.m., nel territorio comunale l’altitudine minima arriva a 77 m s.l.m. mentre quella massima tocca i 996 m s.l.m.. La superficie è di 61,98 km² (il 65% circa in territorio pianeggiante coltivato a ulivi e il 35% in territorio montuoso boschivo e di pascoli naturali), la distanza dal capoluogo è di 75 km.
I corsi d’acqua principali sono le fiumare Serra e Vacale.
Vette principali: Altopiano della Melìa (m. 1.000), Zomaro (m. 920) e Monte Cùculo (m. 725).
Monumenti e luoghi di interesse
• Chiesa Matrice
La chiesa matrice di Cittanova, dedicata a San Girolamo, fu costruita pochi anni dopo il sisma del 1783. L’opera venne portata avanti da Maria Antonia Grimaldi Serra, figlia della principessa di Gerace Maria Teresa Grimaldi, morta a causa del terremoto, le cui spoglie – traslate dal diroccato convento dei padri alcantarini nel 1793 – riposano nella Cappella dell’Immacolata, all’interno della chiesa stessa.
La chiesa ha un’architettura ottocentesca, dalle forme pseudo-barocche. In origine era a navata unica, in seguito vennero aggiunte due navate laterali e rifatto l’interno in stile neoclassico.
Opere di rilievo:
– Crocifisso ligneo del 1600;
– Pietà lignea del 1866 opera di Francesco Biangardi;
– Statua dell’Immacolata del 1800;
– Statua lignea settecentesca di San Girolamo opera di Domenico De Lorenzo;
– Statua lignea settecentesca del Cristo Risorto opera di Domenico De Lorenzo;
– Varette (29 statue lignee, periodo: 1821-1893) opera di Francesco e Vincenzo Biangardi;
– Statua della Vergine opera di Michele Guerrisi.
• Santuario di Maria Santissima del Rosario
Edificato nel 1823, sul luogo dove sorgeva una chiesa distrutta dal Flagello. Ad una navata, in stile barocco, l’interno ospita affreschi, stucchi, angeli e statue di gesso. La chiesa è sottoposta a tutela monumentale (legge 906.1939). Nel 1999 è stata elevata a santuario.
Opere di rilievo:
– Statua lignea della Madonna del Rosario, attribuita da alcuni studiosi a Domenico De Lorenzo mentre altri la attribuiscono allo scultore Fortunato Morano;
– Trinità che incorona la Vergine: statue lignee realizzate a Napoli nel 1830.
• Chiesa di San Rocco
A navata unica e tra le più grandi della provincia di Reggio Calabria, la chiesa venne costruita sul sito dove sorgeva precedentemente il Convento degli Alcanterini edificato nel 1728. Il terremoto del 1783 distrusse completamente il complesso monastico, si salvarono solo le statue di San Rocco e San Pasquale, un calice di argento cesellato ed una colonna di pietra sormontata da una croce in ferro. La ricostruzione fu intrapresa a partire dal 1835, su progetto dell’architetto Vincenzo Tarsitani, e la chiesa di San Rocco venne completata nei primi anni del XX secolo grazie all’impegno del sacerdote Giacomo Petropaolo.
Opere di rilievo:
– Statua lignea di San Rocco del XVIII secolo;
– Statua lignea di San Pasquale del XVIII secolo;
– Organo a canne del 1919 costruito dalla ditta Busetti di Torino (recentemente restaurato).
• Chiesa della Sacra Famiglia
Costruita al posto di un frantoio nel 1887. La chiesa è a tre navate, e custodisce diverse statue lignee e dipinti.
Opere di rilievo:
– Dipinto dell’Addolorata del 1500.
– Due Dipinti della Madonna col Bambino del 1500.
• Chiesa dei SS. Cosma e Damiano
Edificata a metà 1800 dal notaio Tommaso Marvasi sui resti di una cappelletta distrutta dal terremoto, e restaurata dai suoi discendenti in epoche successive, la chiesa dedicata ai SS. Cosma e Damiano ospita statue lignee di scuola napoletana e tele del XVI-XVII secolo.
Opere di rilievo:
– Dipinto della Madonna delle Grazie del 1600, già presente nell’antica cappella;
– Statue in legno di S. Alfonso Maria De Liguori, Sant’Eligio e Santi Cosma e Damiano.
• Chiesa di San Giuseppe
Anche questo edificio fu edificato su una chiesetta preesistente distrutta dal terremoto del 1783. Nel 1865, in seguito ad una sottoscrizione tra gli artigiani ed i falegnami del paese, fu eretta una cappella dedicata a San Giuseppe; nel 1948 venne aggiunto l’altare in marmo.
Opere di rilievo:
– Trittico in legno, circa 1850, opera del Biangardi;
– Statua lignea di San Francesco di Paola.
• Chiesa della Madonna della Catena
La più antica del paese, gli storici ritengono che sul sito vi fosse precedentemente una chiesa bizantina intitolata a Santa Maria del Campo. La struttura originaria fu costruita ad opera degli abitanti di San Giorgio Morgeto col nome di Santa Maria di Campoforano e dedicata all’Assunta. In seguito all’epidemia di colera che colpì la Piana a metà Ottocento, la vecchia chiesa fu ricostruita ed ampliata, a cura dell’arciprete Domenico Luzio, come ringraziamento a Maria nel 1854, e dedicata alla Madonna della Catena. Tuttavia l’antico nome non venne dimenticato, così come la venerazione per l’Assunta, celebrata tutt’oggi con processioni e preghiere.
Opere di rilievo:
– Statua lignea dell’Assunta.
• Chiesa del Calvario
Edificata nel 1912, all’interno ospita due statue in cartone romano che vengono utilizzate nell’allestimento del “simburcu” (sepolcro), durante i riti di Pasqua.
Opere:
– Statua dell’Addolorata ai piedi della Croce in cartone romano;
– Statua di Gesù Morto in cartone romano.
• Chiesa di S. Maria delle Grazie
Riedificata nel 1746 sui resti della chiesa omonima risalente al XVII secolo, questo piccolo luogo di culto si trova in contrada Malizia, fuori dal centro abitato.
Opere:
– Pala d’altare in olio su lamiera della Madonna delle Grazie, opera del pittore messinese Bonaccorsi (1901).
• Chiesetta del Crocifisso
Restaurata nel 1974, questa caratteristica chiesetta, interamente rivestita in pietra, è sita in via San Pasquale. All’interno è posto un monumentale Crocifisso bronzeo già venerato nel Convento di San Pasquale (o degli Alcanterini) del 1728.
Architetture civili
• Villa Comunale
La Villa Comunale “Carlo Ruggiero” di Cittanova è un “Monumento Nazionale d’interesse storico–naturalistico” riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Orto botanico di circa 2,5 ettari, ospita molte specie vegetali rare o del tutto uniche in Italia. Grazie alle particolari condizioni del terreno, oltre alle tipiche piante della vegetazione mediterranea, sono presenti numerose piante esotiche (Sequoie della California, Cedri del Libano, Alberi dei Tulipani, ecc.).
Fu costruita a proprie spese da Carlo Ruggiero e donata al Comune con delibera del 29 marzo 1880, durante il suo mandato di sindaco (1880-1885). Il progetto fu dell’ingegnere svizzero Enrico Fehr, già progettista della villa Mazzini di Messina.
Nel 2008, all’interno della villa comunale, è stato istituito un Giardino dei Giusti.
• Palazzi
Presenti nel centro storico della cittadina, i palazzi furono costruiti tra il 1700 ed il 1800; una delle loro caratteristiche peculiari sono i portali in granito e arenaria, abbelliti da gattoni e balconi lavorati da scalpellini dell’epoca.
Edificati principalmente intorno alla Chiesa Matrice ed alla Chiesa del Rosario, molti palazzi sono tuttora abitati e ben conservati mentre altri versano in totale abbandono.
Tra i più importanti:
– Palazzo Calfapietra, costruito nel 1762.
– Palazzo Germanò, prima metà del XIX secolo.
– Palazzo Adornato, costruito nel XVIII secolo e ristrutturato nel 1804, fu nell’ordine: Convento, Municipio e Pretura. L’edificio ospitò anche un trappeto a trazione animale.
– Palazzo Cavaliere, prima metà dell’Ottocento.
– Palazzo Tarsitani, ricostruito ai primi dell’Ottocento, venne negli anni ampliato e rimaneggiato, qui nacque Domenico Tarsitani.
– Palazzo Muratori, costruito nel 1750, danneggiato dall’evento del 1783, fu subito riedificato.
– Palazzo Cannatà, attuale sede municipale, fu edificato nella prima metà dell’Ottocento. In passato fu adibito a Carcere Mandamentale e a Sede dell’Ufficio di Conciliazione.
Aree naturali
La particolare collocazione della cittadina, ai piedi dell’Aspromonte e tra due fiumare (Vacale e Serra), permette di visitare molti luoghi naturali, meta di turisti e amanti del trekking.
• Vacale
Gli escursionisti hanno la possibilità di risalire il letto della fiumara fino alla parte montuosa, tra ontani e querce da sughero. In alcuni punti è possibile visitare antichi frantoi in disuso.
• Villaggio Zomaro
Popolato quasi esclusivamente in estate, il villaggio è circondato da boschi e sentieri naturali.
Luoghi da visitare: “Casa del Principe” , posta tra tassi ed abeti, la spianata di “Santu Trabuss”, il laghetto a Crocco.
Percorsi escursionistici: Sentiero Italia e Sentiero del brigante.
Vi è inoltre un sentiero che parte dal Passo del Mercante e arriva al villaggio, il percorso è di media difficoltà e si articola in un contesto storico – naturalistico – archeologico, caratterizzato dalla presenza di resti archeologici risalenti, secondo alcuni storici locali, alle vicende del 70-72 a.C. che videro coinvolte le truppe di Marco Licinio Crasso e l’esercito di schiavi guidati da Spartaco.
Credits
La maggior parte delle informazioni è desunta da:
https://it.wikipedia.org/wiki/Cittanova_(Italia)
http://www.cfd.calabria.it
Il calcolo del tipo di clima secondo Koppen è stato eseguito mediante il calcolatore disponibile su http://www.meteotemplate.com/template/plugins/climateClassification/koppen.php