Amantea (A’ Mantia in dialetto calabrese) è un comune italiano di 13981 abitanti della provincia di Cosenza in Calabria.
Stazione meteo
La stazione è ubicata in Amantea a 427 m s.l.m. di quota
E’ una stazione CAE attiva in telemisura.
Fa parte della rete gestita dal Centro Funzionale Multirischi dell’Arpacal.
I suoi sensori attualmente attivi sono: pluviometro, termometro.
Clima
Gode di un clima mediterraneo: il territorio di Amantea, infatti, ha una profondità media di soli due chilometri verso l’entroterra e si snoda invece lungo il mare per oltre tredici chilometri. Questo assicura una lunga durata della buona stagione. Nel periodo estivo quindi sono dominanti le brezze marine e collinari che rinfrescano l’aria. Le gelate sono rarissime, causate dalla vicinanza alla Catena Costiera dell’entroterra; piuttosto intense sono invece le precipitazioni piovose, peraltro concentrate nel semestre ottobre-marzo.
In base alla media desunta dai dati della stazione Arpacal, attiva dal 2001, la temperatura media dei mesi più freddi, gennaio e febbraio, si attesta a +8,3 °C e +8,4°C rispettivamente; quella del mese più caldo, agosto, è di +23,5 °C.
Le precipitazioni medie annue (basate sul periodo dal 1916 in poi) si aggirano sui 930 mm con un prolungato minimo estivo e un moderato picco tra l’autunno e l’inverno.
Classificazione del clima secondo Koppen
Il calcolo della classificazione climatica secondo Koppen è stato effettuato sulla base dei dati della stazione gestita dal Centro Funzionale Multirischi dell’Arpacal le cui caratteristiche sono riportate al termine.
La località in oggetto è caratterizzata da un clima del tipo:
Csa = climi temperati con estate secca (Sommertrocken temperierte Klimate) o clima etesio (Etesienklima); almeno un mese invernale (dicembre, gennaio e febbraio nell’emisfero boreale; giugno, luglio o agosto nell’emisfero australe) ha come minimo il triplo delle precipitazioni del mese estivo (giugno, luglio o agosto nell’emisfero boreale; dicembre, gennaio e febbraio nell’emisfero australe) più secco, che devono essere inferiore a 30 mm, con temperatura media del mese più caldo superiore a 22 °C.
Posizione
Il territorio del comune di Amantea si estende su una superficie 33.16 km2 in direzione nord-sud parallelamente al mar Tirreno. I confini naturali del comune di Amantea sono delimitati a nord con Belmonte Calabro dal fiume Verre, a ovest dal mar Tirreno, a sud con Nocera Terinese in provincia di Catanzaro dal fiume Savuto, e infine a est da alcune cime della Catena Costiera con i comuni di Cleto, Serra d’Aiello e con l’ex-frazione di San Pietro in Amantea.
Nel Medioevo, era territorio amanteano anche il comune di Belmonte Calabro con le sue frazioni: la giurisdizione della Comunità di Amantea sul solo castello di Belmonte decadde solo con la fondazione del castello stesso, nel 1270 circa, su ordine di Carlo I d’Angiò per punire una ribellione degli abitanti di Amantea. In seguito, nel 1345 la Comunità di Amantea fece ricorso alla regina Giovanna I di Napoli perché sanzionasse il feudatario di Belmonte Pietro Salvacossa che si era appropriato di alcuni territori amanteani: con un decreto regionale del 27 maggio la regina delimitò quindi i confini amanteani per la prima volta. Fu solo nel 1811, in età napoleonica, che venne sancita de iure la divisione tra i territori di Belmonte e Amantea, che fino ad allora era esistita de facto.
Dal luglio 1937 l’ex-frazione di San Pietro in Amantea ottenne l’autonomia amministrativa che conserva: il comune di Amantea perse così un territorio montuoso di 10 km2 che andò a costituire il nuovo comune.
Il centro storico di Amantea, aggrappato alla rupe del Castello, pur non essendo particolarmente vasto, riveste sicuramente un grande interesse turistico sia per la presenza di edifici monumentali e di grande panorama, sia per le caratteristiche dell’insediamento urbano.
L’abitato sorge in posizione dominante sul mar Tirreno e sulla pianura costiera di origine alluvionale: cinto da mura fino al XIX secolo, la posizione era una delle più salde della Calabria Citra. È inevitabile così che prima i Bizantini, e poi gli Arabi, pensarono di fortificare questa cittadella naturale, facendo sviluppare l’abitato sulla scosceso pendio. Prima che venisse aperto, negli anni trenta del XX secolo il vecchio tracciato della Strada statale 18 Tirrena Inferiore, il centro storico era in pratica completamente precluso alla circolazione automobilistica. Ancora nel ventunesimo secolo i sentieri di accesso ai ruderi del Castello e della Chiesa di San Francesco d’Assisi sono viottoli sterrati difficilmente percorribili persino a piedi, e una buona parte del centro storico, attorno alla Chiesa di Sant’Elia e all’ex-Collegio dei Padri Gesuiti, è irraggiungibile in automobile.
A partire dagli anni cinquanta è iniziato lo sviluppo urbanistico della parte moderna della città, nella summenzionata piana costiera originata dal fiume Catocastro e dal torrente Santa Maria: strade ortogonali che si intersecano, case basse anche per paura dei terremoti che frequentemente hanno devastato la Calabria, e soprattutto una grande vitalità commerciale. Le due principali arterie dell’espansione moderna di Amantea sono via Regina Margherita e Corso Vittorio Emanuele II, che si incontrano in piazza Commercio, vero centro urbanistico della città bassa. L’abitato è attraversato dalla trafficatissima Strada statale 18 Tirrena Inferiore, nel nuovo tracciato risalente agli anni sessanta e dalla Ferrovia Tirrenica Meridionale che è l’arteria vitale dei collegamenti tra il Nord e il Sud dell’Italia. Simbolo della nuova espansione urbanistica è il Lungomare di Amantea, che corre parallelo alla spiaggia del mar Tirreno per oltre un chilometro.
Monumenti e luoghi di interesse
Architetture religiose
• Collegiata di San Biagio o chiesa matrice.
• Chiesa di San Bernardino da Siena.
• Chiesa del Carmine o di San Rocco.
• Chiesa dei Cappuccini o di Santa Maria la Pinta.
• Chiesa di Sant’Elia o del Gesù.
• Ex-chiesa di San Francesco d’Assisi; probabilmente subito dopo la definitiva riconquista di Amantea da parte dei Bizantini (1031-1032) si installò sulle pendici dell’altura del castello una comunità di religiosi basiliani di rito greco, che fondò la chiesa di San Basilio forse sul sito di un’antica moschea, vestigio della dominazione araba su Amantea. Nel dicembre 1121 papa Callisto II, in viaggio verso Reggio Calabria, venne ospitato dai monaci basiliani di Amantea nel loro cenobio. Possiamo supporre che nel corso del XII secolo il cenobio decadde, poiché nel 1216 il beato Piero Catin, compagno di San Francesco d’Assisi, assieme ad altri religiosi, si installò nell’antico cenobio basiliano fondando un convento francescano e l’attigua chiesa di San Francesco d’Assisi.
• Cattedrale della Pinta o della Campana; l’antica cattedrale di Amantea era denominata “della Pinta” a causa plausibilmente di un antico e venerato dipinto ivi conservato e raffigurante la Madonna. Era situata nella città vecchia, presso il rione Sant’Elia.
• Chiesa di Santa Sofia; antica chiesa non più esistente, attestata in diversi atti risalenti al XV e al XVI secolo.
• Chiesa di San Procopio.
• Chiesa di San Nicola del Rimo; si presuppone che il toponimo “rimo” sia la corruzione di “eremo”, poiché questa chiesa, attestata nel XV secolo, sorgeva lungo il fiume Catocastro ed era probabilmente luogo di eremitaggio.
• Chiesa di San Nicola dell’Oliva; antica grancia benedettina, attestata nel 1151, situata lungo il fiume Oliva presso l’attuale frazione di Campora San Giovanni. Venne in seguito sostituita da una chiesa dedicata a san Giovanni, a cui si deve il toponimo della frazione stessa: questo antico luogo di culto, attestato nel XV secolo, è stato ridotto ad uso di civile abitazione.
• Chiesa di Santa Maria della Calcata; antica chiesa attigua al convento dei Padri Agostiniani, venne istituita nel 1490 e in seguito chiusa dopo la soppressione del convento annesso.
• Convento dei Domenicani; un convento domenicano sorse ad Amantea nel 1465 e venne chiuso il 24 ottobre 1652.
• Cappella Furgiuele dedicata a S. Alfonso de’ Liguori, annessa al Palazzo Furgiuele in Via Dogana 64.
• Cappella Cavallo Marincola
Architetture civili
• Palazzo delle Clarisse. Il palazzo fu costruito agli inizi del Seicento come sede del convento delle clarisse e tale restò fino al 1806, quando i francesi, a seguito dell’assedio di Amantea, lo confiscarono assieme ad altri beni ecclesiastici e successivamente lo rivendettero al marchese de Luca di Lizzano che ne fece la sua residenza nobiliare. I marchesi De Luca vissero nel palazzo fino al 1977. Successivamente a un periodo di abbandono e grave degrado, il palazzo fu acquistato e restaurato dall’attuale proprietario, Fausto Perri. Il palazzo delle Clarisse ospita attualmente attività culturali e commerciali.
• Palazzo Mirabelli.
• Palazzo Mileti.
• Palazzo Florio.
• Palazzo Furgiuele.
• Palazzo Greco (già Furgiuele).
• Palazzo Di Lauro (poi Furgiuele).
• Palazzo Cavallo Marincola.
• Palazzo Perciavalle.
• Palazzo Cozza.
• Palazzo Folino.
A parte il palazzo delle Clarisse, che appartiene ad un privato ed è stato ristrutturato con l’intervento di una società a capitale pubblico, il resto degli edifici storici sono in condizioni pietose. Un’eccezione è Il settecentesco Palazzo Mirabelli, casa natale dell’illustre medico amanteano Giuseppe Mirabelli nonché del noto Avvocato del Foro Romano Alfredo Mirabelli Centurione. La chiesa di San Bernardino è fruibile grazie alla presenza della comunità dei monaci.
Architetture militari
• Castello di Amantea. Il castello domina l’abitato dall’alto del colle, con la torre del Mastio al centro e i ruderi della vecchia chiesa di San Francesco d’Assisi (forse ex-Moschea) poco lontano. Dagli studi di Enzo Fera risulta ricostruito il sistema di difesa costiera edificato tra il 1100 ed 1600 d.C.
Numerose si contano, infatti, torri e fortificazioni che fanno del comprensorio una zona un tempo molto ben presidiata contro le incursioni dei corsari barbareschi.
Sono presenti manufatti ancora integri.
Credits
La maggior parte delle informazioni è desunta da:
https://it.wikipedia.org/wiki/Amantea
http://www.cfd.calabria.it
Il calcolo del tipo di clima secondo Koppen è stato eseguito mediante il calcolatore disponibile su http://www.meteotemplate.com/template/plugins/climateClassification/koppen.php