Il teatrino mediatico su “eccezionale ondata di caldo in arrivo” contro “temporali e grandinate alle porte” sta diventando ormai stucchevole e pensiamo che abbia stufato davvero un po’ tutti: dal “semplice utente”, quello che si alza al mattino con il solo desiderio di sapere se pioverà o no, all'”appassionato meteo” che va oltre, volendo comprendere anche alcune dinamiche atmosferiche senza titoloni ed esagerazioni, fino all'”esperto” la cui voce ormai, nel caos che è diventata la comunicazione meteorologica odierna, è sempre più sepolta e indistinguibile.
Cerchiamo, quindi, di mettere un po’ d’ordine, dando uno sguardo ai possibili scenari meteorologici di questa settimana come proposti dai principali modelli matematici di previsione.
La situazione infatti è abbastanza definita e, sembra, possa evolvere in maniera chiara e senza grosse sorprese.
Situazione sinottica
Lo scenario a scala europea, infatti, è dominato da alcune figure bariche principali: una massa d’aria più fredda in quota, quindi altamente instabile, che staziona ormai da settimane sull’Europa orientale e un profondo vortice ciclonico tra l’Islanda e la Gran Bretagna che favorisce il richiamo di aria calda dall’entroterra marocchino la quale, a sua volta, provoca la formazione di un promontorio di alta pressione di origine africana.
Durante la settimana questo quadro evolverà solo gradualmente: il vortice ciclonico rientrerà sui suoi passi, verso l’Islanda, lasciando maggior campo libero al promontorio africano che, però, tenderà a interessare soprattutto la Spagna e la Francia (con anomalie termiche, rispetto alla media del periodo, anche di +8°/+12°, come visibile dalla figura in copertina, dal modello americano G.F.S. tratta dal sito www.meteociel.fr, che riporta le anomalie termiche a circa 1500 m slm per giovedì prossimo sull’Europa), il nord Italia (con anomalie termiche, rispetto alla media del periodo, di +4°/+6°), il sud della Gran Bretagna e la Germania (con anomalie termiche che a fine settimana potrebbero raggiungere i +4°/+5°), mentre il sud Italia sarà ai margini (si veda sempre dalla figura in copertina come le anomalie termiche sulla Calabria saranno prossime a 0° o poco al di sopra d’esse, cioè sostanzialmente in media). In ogni caso la massa d’aria instabile di cui si è parlato in precedenza, inizialmente in ritirata, tenderà ancora a lanciare qualche altra “zampata” a partire, probabilmente dalla seconda parte della settimana stessa, quando, pertanto, potrebbero rinforzarsi i fenomeni instabili pomeridiani.
Possibile evoluzione del tempo sulla Calabria
Poco da dire sul tempo della nostra regione: proseguirà, infatti, più o meno sulla falsa riga degli ultimi 7 giorni.
Le temperature saranno pienamente nelle medie del periodo, come mostrato anche dal grafico denominato “a spaghetti“, riportato di seguito, che rappresenta l’andamento, previsto dal modello numerico di previsione G.F.S., delle temperature alla superficie isobarica di 850 hPa (circa 1530 m slm) cioè la quota della “libera atmosfera”, quella quota, a partire dalla quale l’atmosfera stessa è poco influenzata dall’orografia sottostante. Tale grafico riporta con la linea rossa la temperatura media di questo periodo (in un punto medio della Calabria), cioè circa +18° a 1530 m slm, mentre con la linea bianca la previsione del modello (*): come si vede, almeno in Calabria, si attende una settimana, come anticipavamo, pienamente in media, nè calda in modo eccezionale, nè fresca: un periodo quindi pienamente, tipicamente estivo, con massime che non dovrebbero superare picchi di 34°/36° nelle zone interne vallive (nulla in confronto con i 44° di picco dell’estate 2017, insomma!) e un tasso d’umidità leggermente superiore a quello dei giorni scorsi che potrebbe, quindi, provocare solo una maggiore sensazione d’afa.
Il tempo, invece, sarà ancora caratterizzato dalla presenza di fenomeni instabili pomeridiani che dovrebbero interessare, nella prima metà della settimana, principalmente il Pollino, la Sila (soprattutto il comparto della Sila Piccola) con possibili sconfinamenti di breve durata, grazie ai venti in quota da nord, su alto Ionio, alta valle del Crati e valle del Simeri; tutto questo a causa dell’interessamento (marginale) della massa d’aria instabile di cui si è parlato in precedenza che, in ogni caso, sarà in momentanea ritirata.
Invece, al momento, sembra che tale massa d’aria instabile possa nuovamente estendersi verso il basso Ionio a partire da giovedì/venerdì prossimi: questo significherebbe una nuova fase perturbata per il prossimo weekend, con rovesci e temporali in formazione sulle zone montuose che, poi, potrebbero estendersi, questa volta, sulle aree tirreniche vallive a causa di venti in quota che dovrebbero disporsi da est.
I mari dovrebbero risultare per tutta la settimana poco mossi pressoché ovunque.
Ovviamente per l’eventuale peggioramento del prossimo fine settimana, sarà necessario rimandare ai prossimi aggiornamenti.
Ciò che però è indispensabile rimarcare è la necessità di non lasciarsi abbindolare dai titoloni ad effetto dal tono scandalistico: la meteorologia è una Scienza seria.
(*) Inoltre, questo per i più esperti, si noti come le diverse linee colorate (che rappresentano differenti scenari generati dal modello, cambiando di poco le condizioni iniziali) siano “chiuse”, cioè molto vicine tra di loro (per lungo tempo, almeno sino al 7 agosto): quindi è presumibile che la previsione che si è appena delineata abbia alta probabilità che si verifichi.
I nostri meteo link rapidi:
- App meteo per Android
- App meteo per IOS
- Motore di ricerca meteo per visualizzare le previsioni di una località in Italia
- Webcam meteolive
- Stazioni meteo
- Terremoti