Dopo un’estate abbastanza fresca (si legga il nostro resoconto sulla stagione estiva 2016 in Calabria) e un mese di settembre leggermente sottomedia (questa è un’anticipazione: tra qualche giorno pubblicheremo un dettagliato articolo in merito), anche ottobre sembra voler proseguire su questo trend: i principali modelli di previsione numerica a scala globale (l’americano GFS e l’europeo ECMWF) infatti, ormai da giorni, descrivono uno scenario alquanto anomalo per la prima decade di ottobre, caratterizzato dall‘irruzione di aria molto fredda (per il periodo) sull’Europa centro-orientale e (marginalmente) anche sull’Italia a partire da mercoledì 5 ottobre.
Le cause sono da ricercarsi, in origine, nella presenza di un profondissimo vortice depressionario (con un incredibile minimo di 960 hPa) attualmente stazionante fra il sud della Groenlandia e l’Islanda, capace di provocare, sul suo bordo orientale, la risalita di un imponente promontorio anticiclonico di origine africana sin verso la penisola Scandinava dove formerà una alta pressione al suolo davvero solida (con valori massimi di 1045 hPa). Ovviamente, come sempre accade nell’emisfero settentrionale, si attiverà un moto di antiorario, quindi sul bordo orientale di tale struttura anticiclonica verranno convogliate correnti di estrazione artico – continentali (cioè con origine fra l’entroterra russo settentrionale e il prospieciente Mar di Barents) che dovrebbero poi giungere, tra mercoledì 5 e giovedì 6 ottobre sin verso i Balcani, l’Europa Centrale e marginalmente l’Italia (vedi fig. 1 che si riferisce alla giornata di giovedì 6 ottobre)
In particolare su Polonia, Ungheria, Slovacchia e sui Balcani è previsto l’arrivo di isoterme molto fredde, addirittura -4°/-5° a 1500 m slm di quota: si ricorda che la media del periodo prevede circa +6°/+7°, quindi si teme un’anomalia termica di oltre 10° sotto media!!!!!
Una volta giunta sui Balcani, l’aria fredda dovrebbe poi “tracimare”, stemperandosi, sull’Italia interessando precipuamente le regioni adriatiche settentrionali dove dovrebbero giungere isoterme (fredde ma meno estreme) di +1°/+2° sempre a 1500 m slm: si consideri che la media di queste zone, nella prima decade di ottobre, è di circa +8°, quindi si prevede un sottomedia di quasi 6°/7°.
Tale freddo, stante la prevista concomitante instabilità, dovrebbe provocare quindi nevicate sulle Alpi oltre i 1500/1600 m slm.
Quali saranno gli effetti sulla Calabria?
Difficile da dire con precisione al momento: tutto dipenderà dell’effettiva traiettoria che deciderà di seguire il nucleo di aria fredda in quota (che, lo si segnala, presenterà punte di -16°/-17° a circa 5560 m slm sulla Calabria) proveniente dalle pianure della Russia settentrionale.
Un possibile, ma ancora non certo, scenario prevede l’affondo deciso di tale nucleo freddo, come detto, verso l’Europa centro-orientale con saccatura sin verso il sud della Francia e il Tirreno settentrionale : lo squilibrio termo-igrometrico tra la suddetta aria gelida in quota e la calda superficie marina, potrebbe generare dei minimi di bassa pressione che, soprattutto venerdì 7 (e in misura minore il resto del weekend), sarebbero capaci di apportare maltempo con piogge sparse un po’ sull’intero territorio regionale. Il tutto, ovviamente, “condito” da un generale calo termico che, comunque, sembra meno deciso rispetto a quello che si aspetta altrove: sulla nostra regione, infatti, si prevedono termiche che nei momenti clou potrebbero raggiungere, al minimo, i +7°/+8° a 1500m slm a fronte di medie del periodo di +11° (quindi un leggero sottomedia di 3°/4°).
Ribadiamo che l’irruzione di aria fredda è ormai confermata, ma la sua traiettoria sembra molto alta (a nord della Alpi): quindi l’impatto sulla nostra regione dovrebbe essere marginale. Ovviamente nulla ancora è certo: restate quindi sempre aggiornati su www.meteoincalabria.com!!!!
fig. 1
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