Meteo in Calabria: fra mercoledì e giovedì è possibile la formazione di un ciclone di tipo tropicale sullo Ionio.
La saccatura che da giorni si è isolata (cut off) sul Mediterraneo Centrale formando una vera e propria “goccia fredda” responsabile dell’instabilità localizzata sui versanti Tirrenici, a partire da mercoledì mattina verrà alimentata da un nuovo afflusso di aria fresca di origine Atlantica che la “rinvigorirà” facendogli raggiungere il Golfo della Sirte (cioè dinanzi le coste della Libia): qui si formerà una bassa pressione che, secondo i principali modelli di previsione numerica, tenderà ad approfondirsi sempre di più risalendo verso lo Ionio, giungendo grosso modo a metà strada tra la Calabria e la Grecia e terminando la sua “folle corsa” proprio sulle coste Ioniche Greche dove venerdì farà “landfall”, colmandosi dopo un po’ di tempo.
Durante questo suo percorso, tale perturbazione potrebbe cambiare la sua “struttura” assumendo quella di un “ciclone di tipo tropicale” che è una perturbazione atmosferica capace di generare anche violenti nubifragi e venti molto intensi, le cui caratteristiche sono trattate nel paragrafo successivo.
La traiettoria di una perturbazione del genere è molto difficile da individuare, ed infatti i tre modelli numerici di previsione globale principali (GFS, “l’americano”, ECMWF “l’europeo” e ICON dell’istituto tedesco DWD), prevedono differenti percorsi del minimo, così come valori differenti di pressione dello stesso minimo e, quindi, anche di velocità massime sostenute:
come si vede, lo scenario più “rischioso” per il nostro territorio è quello di ICON che prevede la traiettoria più vicina alla Calabria, i valori di pressione nel minimo più bassi (978 hPa) e velocità del vento più alte (circa 130 km/h): estremi che si toccheranno in prossimità delle coste Greche.
Nello scenario più sfavorevole (come quello di ICON) le conseguenze sul nostro territorio dovrebbero essere: piogge diffuse, discretamente abbondanti sui versanti Ionici, venti di moderata, a tratti forte, intensità dai quadranti settentrionali sullo Ionio che a largo diverrebbe molto mosso.
Gli scenari più favorevoli (quelli di GFS ed ECMWF) dovrebbero limitarsi a produrre piogge sparse con intensificazione moderata di venti e moto ondoso.
Nei prossimi aggiornamenti di www.meteoINcalabria.com daremo più dettagli con maggiore grado di affidabilità.
Cosa sono i cicloni di tipo tropicale
La saccatura Atlantica di cui al paragrafo precedente, arrivando sul Golfo della Sirte, sovrasterà un mare che attualmente ha una temperatura superficiale di circa 28°C, come mostra anche la mappa delle temperature marine superficiali rilevate dai satelliti del progetto europeo Copernicus alle ore 00:00 del 15 settembre 2020.
Tale temperatura è ben al di sopra delle medie del periodo per quell’area del Mediterraneo: circa +1,5° (anomalia comunque meno cospicua rispetto a quelle che si registrano attualmente sui mari Italiani, con sovramedia di +2°/+3°, si vedano le aree rosse sull’Adriatico e sul Tirreno).
Il permanente contrasto fra l’aria più fresca in quota e la calda superficie marina, provocherà fenomeni di instabilizzazione della colonna d’aria atmosferica: l’evaporazione dallo specchio liquido, nello specifico, trasporterà energia che, a partire dalla quota a cui le particelle di vapor acqueo condenseranno, libererà calore latente il quale riscalderà ulteriormente la suddetta colonna d’aria. A questo punto, visto che l’aria calda è più leggera di quella fredda, verranno esaltati i moti ascendenti e a livello superficiale si formerà un minimo di pressione che, con la conseguente convergenza dei venti al suolo, non farà altro che amplificare il meccanismo appena descritto.
Molto probabilmente, quindi, si formerà una bassa pressione che, fino a quando stazionerà sulla superficie marina, si approfondirà sempre di più, “alimentata” dalle masse d’aria caldo-umide che stazionano sulle stesse superfici: una struttura che per sopravvivere, non ha necessità di essere rifornita di aria fredda (instabilità baroclina), ma “solo” del calore del mare che sovrasta e che esalterà i moti convettivi.
Una struttura del genere è molto simile a quello che viene definito “ciclone tropicale” che si forma sugli Oceani delle aree tropicali o subtropicali (e non solo). In particolare, quelli in formazione sul Mediterraneo sono generalmente “cicloni di tipo tropicale“, anche detti TLC (Tropical Like Cyclone) o Medicane (crasi delle parole Mediterranean Hurricane). Tale perturbazione, diversa da quelle extra-tropicali caratterizzate dalla presenza dei fronti (freddo, caldo e occluso), ha una serie di caratteristiche che lo contraddistinguono:
- apparenza dalle immagini satellitari: forma rotondeggiante, tendenzialmente simmetrica, con nuvolosità a bande curve che ruota formando spirali intorno a un occhio (apparentemente) libero da nubi: a tal proposito molto utile è l’immagine al canale IR 10,8 “migliorata” (cioè con uso dei colori);
- si “autoalimentano” sulla base dell’aria caldo-umida presenti sulle superfici di mari “abbastanza caldi”;
- ha un “cuore caldo”: cioè la zona dell’occhio deve presentare temperature più alte delle aree contermini anche di +6°/+8°, a tutte le quote;
- presentano allineamento dei minimi sulla stessa verticale a tutte le quote;
- le isoipse e le isoterme sono parallele e “chiuse” intorno al minimo (sono isolati dal resto delle correnti atmosferiche);
- presentano intensa attività convettiva nella zona intorno all’occhio (eyewall);
Il modello ICON sembra prospettare, per venerdì mattina, la possibilità che la perturbazione suddetta assuma una struttura di tipo tropicale, visto che rispetta quasi tutte le condizioni elencate in precedenza:
il minimo al suolo è allineato con quello in quota (a 500 hPa)
presenta un cuore caldo a bassa quota (850 hPa):
presenta un cuore caldo ad alta quota (500 hPa):
così come, ultimo ma non per importanza, anche le bande nuvolose rispettano le caratteristiche tipiche di tale perturbazione, con un evidente occhio centrale e nuvolosità pseudo simmetrica intorno ad esso:
Si noti come, secondo ICON, le velocità del vento potranno raggiungere anche i 130 km/h proprio quando il TLC raggiungerà le coste Greche: intensità del vento tipica di un uragano di categoria 1 della scala Saffir-Simpson.
A tal proposito si veda la figura successiva tratta da ventusky.com:
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