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Non chiamatela neve marzolina…

Fabio Zimbo 23 Marzo 2021 - 16:26

Il vecchio proverbio recita: “la neve marzolina dura dalla sera alla mattina“. Quest’anno però questo proverbio non “c’azzeccherà” molto visto che la neve che si è accumulata sulle montagne Calabresi negli ultimi 10 giorni, difficilmente fonderà in 24 ore…

Dopo quasi un mese (a partire da metà febbraio) di tempo in gran parte Anticiclonico infatti, dal 14 marzo in poi, complice un coriaceo blocco dell’alta pressione sull’Oceano Atlantico (con estensione fin verso la Penisola Iberica, la Francia e la Gran Bretagna), una profonda saccatura Polare ha insistito (sta insistendo) per diversi giorni su gran parte dell’Europa, compresa la nostra penisola e quindi anche la Calabria, dove si sono registrati, fra alti e bassi, condizioni di tempo tipicamente invernali: si ricordano, infatti, le nevicate a quote bassissime in particolare sul Cosentino, la spettacolare fioccata che ha interessato Cosenza il 18 marzo (e quella meno significativa del 21 marzo), ma anche l’evento di acqua mista a neve che ha interessato Vibo Valentia nella mattina di lunedì 22 marzo quando, oltretutto, si sono verificate nevicate a quote molto basse sulle Serre (sia Catanzaresi che Vibonesi), ed infine le nevicate sui versanti orientali della Sila, sull’alto Marchesato Crotonese e sull’Aspromonte nella giornata odierna.

Insomma, un evento che ha presentato caratteristiche pienamente invernali per intensità e durata: si consideri, infatti, che giunti (quasi) al termine di questo periodo perturbato (proprio mentre scriviamo residue nevicate stanno interessando ancora l’Aspromonte e le Serre Vibonesi), sui monti calabresi si misurano spessori di neve localmente notevoli: in Sila Grande, ad esempio, si misurano circa 50 cm di neve fresca a Camigliatello Silano ed oltre 70 cm a quote superiori ai 1500 m s.l.m.; spessori inferiori ma comunque importanti anche su versanti Orientali della Sila e su Aspromonte. Anche sul Pollino si sono verificate precipitazioni nevose abbondanti: da notizie dei nostri utenti si segnalano spessori analoghi a quelli Silani già a partire dai 1300 m s.l.m. (si vedano tutte le foto a fine articolo).

Le caratteristiche pienamente invernali di tale evento, inoltre, saranno confermate anche nei giorni a seguire che non prevedono un ritorno rapido a condizioni termiche miti: le temperature, infatti, pur risalendo rispetto al picco freddo della giornata odierna, si manterranno ancora per alcuni giorni, fino al 28 marzo, al di sotto delle medie del periodo, come dimostra il “diagramma a spaghetti” su base G.F.S. che con la linea bianca mostra le temperature alla superficie di circa 1500 m s.l.m. (superficie isobarica di 850 hPa) previste nei prossimi giorni in un punto baricentrico della Calabria, in confronto a quelle medie (in rosso):

Di seguito le foto emblematiche di questo evento, che resterà negli annali, prese da diverse fonti nel pomeriggio odierno:

Botte Donato – webcam a 1880 m s.l.m. –> https://www.meteoincalabria.com/webcam-monte-botte-donato/10354/

Camigliatello Silano a 1370 m s.l.m. –> https://www.meteoincalabria.com/webcam-di-camigliatello-silano

Camigliatello Silano a 1370 m s.l.m. –> https://www.meteoincalabria.com/webcam-di-camigliatello-silano/

Piste da sci di fondo di Carlomagno a 1550 m s.l.m.: si noti la staccionata semi-sepolta dalla coltre nevosa –> https://www.meteoincalabria.com/webcam-di-carlomagno/