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Nevaio del Pollino: aggiornamento a fine luglio 2021

Nevaio del Pollino: aggiornamento a fine luglio 2021

Dopo i report del 4 luglio, della terza decade di giugno, di fine maggio, e del 9 maggio 2021, meteoINcalabria ritorna ad analizzare lo stato di salute del nevaio del Pollino nel mese di luglio grazie alle foto di tre escursionisti: Angelo Mattanò, che ha visitato il nevaio il 10 luglio, Gianfranco Viani, che l’ha visitato il 22 luglio e Francesco Lovisi il 25 luglio 2021.

Come sempre si rimanda all’articolo “Il nevaio del Pollino, la neve in Calabria d’estate” per maggiori informazioni preliminari sullo stesso nevaio, per comprendere come e perché si forma e la sua vita utile “normale”.

La prima escursione, come si è accennato all’inizio, è avvenuta il 10 luglio e le relative foto di Angelo Mattanò sono riportate di seguito (cliccare sulle foto per ingrandirle). Si nota ancora uno spessore importante con mantenimento di alcune forme tipiche, come la “grotta” in basso a destra della seconda foto.

E’ da notare, però, come facendo un confronto con la foto scattata da noi di meteoincalabria il 4 luglio, appaia evidente una discreta perdita di spessore avvenuta in soli 6 giorni:

La seconda escursione, come si è accennato all’inizio, è avvenuta il 22 luglio e le relative foto di Gianfranco Viani sono riportate di seguito (cliccare sulle foto per ingrandirle). Risulta evidente la notevole perdita volumetrica del nevaio, con la scomparsa (si osservino la terza e quarta foto riportate di seguito) anche della forma tipica a “grotta”.

Lo spessore, che il 4 luglio era pari a diversi metri, ormai si è ridotto a quello di un uomo di media altezza (si vedano ancora la terza e quarta foto).

La terza escursione, come si è accennato all’inizio, è avvenuta il 25 luglio e le relative foto di Francesco Lovisi sono riportate di seguito (cliccare sulle foto per ingrandirle). Una situazione molto simile, ovviamente, a quella del 22 luglio, precedentemente riportata.

Interessante è il raffronto fra il volume del nevaio sempre il 25 luglio (prima foto) e il 4 luglio (seconda foto), con la stessa prospettiva (punto di scatto posto all’estremo nord della conca): evidente ed importante risulta la diminuzione complessiva di volume.

 

Previsioni sulla data di completa fusione

Il nevaio sta ormai giungendo inevitabilmente alla fusione completa.

La perdita di volume subìta in soli 15 giorni è stata considerevole, e l’ennesima intensa onda di calore di origine Africana di questa estate 2021, non farà altro che accelerare il processo: il nevaio, quindi, dovrebbe completamente fondere entro pochissimi giorni.

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