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Imminente instabilità a macchia di leopardo…

La situazione meteorologica di queste ore in Italia è caratterizzata dalla presenza di instabilità, a tratti anche forte, diffusa su centro Italia, Basilicata, Campania, Abruzzo e Molise (si veda fig. 1 tratta dal radar della Protezione civile delle ore 15:20).

Eppure nessuna carta sinottica a disposizione mostra “basse pressioni” organizzate a livello del suolo.

Allora da cosa sono causati questi temporali?

La risposta è immediata: proprio in queste ore sta scivolando sull’Italia centrale un’area instabile causata da una cosiddetta “goccia di aria fredda in quota” ovvero un’area con geopotenziali e temperature relativamente basse per il periodo alla quota molto elevata di 500 hPa (circa 5800 m slm): la presenza di aria più fredda del normale in alta quota è di per sè una situazione potenzialmente adatta allo sviluppo di temporali, perchè l’aria fredda, come si sa, è più densa (pesante) di quella calda: di conseguenza se questa trova un innesco, un “trampolino”, per essere spinta verso l’alto, allora inizierà una risalita che sarà sempre più intensa se, appunto, alle alte quote è presente aria più fredda del normale, provocando precipitazioni, come detto, anche a carattere di rovescio e/o temporale.

La “goccia di aria fredda in quota” che in queste ore sta scivolando sull’Italia, oltre che ad abbassare (di poco) le temperature, tenderà a generare instabilità che sin da oggi lunedì 25 luglio 2016, potrebbe interessare la nostra regione, almeno sino a mercoledì.

In particolare già dalla serata odierna e sino al mattino di domani saranno possibili rovesci e/o piovaschi sparsi a macchia di leopardo, localmente a carattere temporalesco, soprattutto sulla provincia di Cosenza, su lametino, vibonese e reggino tirrenico (si osservi la mappa in fig. 2 delle precipitazioni previste per domani, martedì 26 luglio 2016, dalla mezzanotte alle 12:00 dal nostro modello ad alta risoluzione wrf – emm2).

Poi nel pomeriggio di martedì ecco lo sviluppo, nelle zone interne, dei “temporali di calore” che dovrebbero interessare tutta la nostra catena appenninica (dal Pollino sino all’Aspromonte, passando per la catena costiera cosentina, la Sila e le Serre Vibonesi) e che potrebbero anche sconfinare nelle zone vallive limitrofe, come mostra la mappa in fig. 3 delle precipitazioni previste per domani dalle 12:00 alla mezzanotte dal nostro modello ad alta risoluzione wrf – emm2).

Seguite sempre i nostri prossimi aggiornamenti.

fig. 1

fig. 2

fig. 3

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