Come anticipato dai nostri precedenti articoli, l’affondo di una saccatura dal nord-atlantico sull’Europa occidentale sta richiamando sull’Italia centro-meridionale intensi venti da sud-ovest alla quota di 850 hPa (circa 1500 m slm) che tenderanno a trasportare sulla nostra regione pulviscolo di origine desertica rendendo i cieli ovunque lattiginosi e opachi (la figura successiva si riferisce ai venti a 850 hPa previsti per giovedì alle 14:00 dal modello americano GFS come elaborato dal sito meteociel.fr ).
La figura successiva mostra infatti l’animazione della concentrazione di aerosol atmosferico di origine desertica (in inglese “dust“, cioè polvere) tratte dal Servizio di Monitoraggio Atmosferico del progetto europeo Copernicus (per “aerosol” si intende l’insieme di particelle e corpuscoli in sospensione dalla natura chimica variegata contenute nell’atmosfera – si veda il nostro articolo di spiegazione); la figura è semplice da leggere perchè procedendo secondo la scala blu->azzurro->verde->giallo->rosso->marrone, si accrescono le concentrazioni di aerosol totale previste sull’Europa, misurate secondo la particolare scala dello “spessore di aerosol ottico”: evidente risulta l’aumento di concentrazione di aerosol desertici a partire da giovedì 27 aprile, con un picco, provocato da una vera e propria “scudisciata” di aria calda precedente la perturbazione atlantica, che si toccherà tra venerdì 28 e sabato 29.
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