Ormai la strada sembra tracciata: lo scenario che abbiamo delineato con l’articolo di ieri sera, consultabile qui, ha trovato nuove conferme con tutte le emissioni odierne di entrambi i modelli numerici di previsione globale più affidabili al mondo: l’americano GFS e l’europeo ECMWF.
Il quadro generale sarà caratterizzato da una profonda saccatura del vortice polare che, fra giovedì 5 e venerdì 6 gennaio, si allungherà sino ad invadere i Balcani e, in successione, l’Italia centro-meridionale, in questo movimento favorita dall’azione di blocco delle correnti zonali esercitata da una poderosa area anticiclonica che, dal Marocco, si innalzerà su per la penisola Iberica sin verso le Isole Britanniche.
L’aria fredda, di origine artico-continentale, convoglierà anche sulla nostra regione masse d’aria GELIDE, con valori di temperatura davvero notevolissimi! Prendendo come riferimento l’emissione GFS 12Z di oggi, esposta in fig. 1 tratta dal sito meteociel.fr, si vede come alla superficie isobarica di 850 hPa (circa 1450 m slm) si toccheranno, nella notte di sabato, valori strabilianti di -21° su Balcani!
Ma anche sulla Calabria non si scherzerà: sempre dalla stessa figura, si può osservare come la nostra regione sarà invasa da valori di temperatura che, sempre a circa 1450 m slm, saranno ovunque al di sotto dei -11°, con punte addirittura di -12° e, incredibilmente, -13° sul cosentino.
Sono valori in aria libera davvero eccezionali che negli ultimi 37 anni (secondo le reanalisi CEP/ERA consultabili qui) non sono quasi mai stati raggiunti.
Solo nelle seguenti quattro occasioni:
3 gennaio 1979
9 dicembre 1991
17 febbraio 2008
30 dicembre 2014
le temperature in aria libera a 850 hPa hanno sfiorato, senza comunque raggiungerli, valori simili ai picchi attualmente previsti per venerdì e sabato prossimi.
Il freddo in ingresso, in definitiva, dovrebbe far crollare ovunque le temperature che, in particolare sulle vette di Sila e Pollino, potrebbero raggiungere valori minimi mostruosi anche di -16°/-18°, o di -15° sulla vetta dell’Aspromonte. Così come “giornate di ghiaccio” (cioè giornate durante le quali, nell’arco delle 24 ore, la temperatura massima si mantiene inferiore o uguale a 0°), sabato 7 gennaio, potrebbero registrarsi fino a quote molte basse.
Per quanto riguarda le precipitazioni attese diciamo subito che è ancora troppo presto per indicare le località potenzialmente interessate dalla neve. Siamo ancora, lo ricordiamo, a ben 96 ore dal clou del freddo, intervallo di tempo che supera i famosi tre giorni che noi spesso indichiamo come limite previsionale affidabile.
Al momento possiamo solo fare delle ipotesi: sicuramente i valori molto bassi di geopotenziali (528 gpdam) alla superficie isobarica di 500 hPa, fanno propendere per la possibilità di formazione di fenomeni instabili che, stanti i bassissimi valori di temperatura predetti, scaricheranno neve e neve tonda (graupel) a quote bassissime, sino al piano.
Dati gli intensi venti di tramontana al suolo e sempre da nord anche alle quote medio-alte, i territori maggiormente esposti alle nevicate dovrebbero essere, in ordine di importanza:
– l’area del Pollino (soprattutto i versanti esposti a nord, quindi quelli lucani) e l’alto ionio cosentino;
– l’area del reggino tirrenico, del vibonese sino al basso lametino, esposto alle celle convettive che molto probabilmente si formeranno al largo del Tirreno e che scivoleranno verso sud spinte dai venti suddetti;
– la Sila, in particolare, quella Greca;
– il crotonese.
Possibile, ma ancora assolutamente non certa, anche una leggera imbiancata su Cosenza nel tardo pomeriggio di giovedì 5.
Ovviamente queste sono solo ipotesi basate sullo stato delle emissioni attuali. Non sono ancora da escludersi, nelle prossime ore, cambiamenti che potrebbero anche variare l’elenco appena esposto.
Invitiamo quindi i nostri utenti a restare sempre aggiornati seguendo il nostro sito www.meteoincalabria.com!
fig. 1
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