Già negli aggiornamenti di ieri abbiamo parlato di maltempo previsto anche nella giornata di domani, giovedì, con associato un calo delle temperature per l’ingresso, dalla porta della Bora, di aria più fredda di estrazione Artica la quale favorirà un deciso calo della quota neve, fino in collina in particolare sul Cosentino.
Proprio riguardo al Cosentino, abbiamo ipotizzato un coinvolgimento, nelle nevicate, dell’hinterland di Cosenza, ma con i dovuti condizionali. Di seguito cercheremo di spiegare brevemente quali sono le perplessità e come è difficoltoso fare una previsione precisa in queste situazioni.
Partiamo dal principio: la meteorologia è una scienza molto complessa ed incerta, ecco perchè si fanno previsioni del tempo (quindi soggette ad un margine d’errore) e non si parla, invece, di certezze. E’ comprensibile, quindi, che maggiore è il dettaglio previsionale richiesto maggiore è il rischio di sbagliare, e questo rischio, ovviamente, aumenta in condizioni di instabilità atmosferica.
Come nasce la previsione? Per effettuare una previsione bisogna consultare dei modelli matematici che simulano l’evoluzione dei principali parametri meteo (pressione, temperature alle varie quote, umidità, precipitazioni, venti) e sintetizzare questi parametri in una classica previsione (tipo quelle pubblicate quotidianamente) tenendo conto anche dell’orografia del territorio e dell’osservazione (un buon meteorologo, quindi, oltre ad avere conoscenze in materia deve conoscere molto bene l’orografia del territorio ed avere la giusta esperienza per capire cosa accade in quel posto in quelle condizioni).
Questi modelli hanno fatto passi da giganti negli ultimi anni ma nonostante tutto ancora non sono in grado di fornire una previsione affidabile al 100% in un determinato luogo. Vi starete chiedendo perchè…perchè anche i migliori modelli (quelli statisticamente più affidabili) hanno risoluzioni di circa 5km, il che vuol dire che considerato un luogo i parametri meteo previsti sono la media di quello che accade nel raggio di 5km: pertanto, quanto più è complesso il territorio (come ad esempio la Valle del Crati, una stretta vallata tra due catena montuose) più è difficoltoso stimare una previsione esatta. Proprio a tal proposito è sbagliato dire “un tempo i meteorologi erano più affidabili, ora no”, perchè se andate a riguardare le previsioni dell’epoca vi accorgerete come venivano effettuate su una scala molto più larga, ad esempio “freddo e neve fino a quote basse al medio-adriatico ed al sud”, quindi piccole differenze non apportavano gravi errori di previsione; oggi, invece, si richiede l’ora, l’intensità e i centrimetri accumulati in un determinato luogo (che lavoraccio!)
Fatta questa premessa, doverosa, vediamo di capire cosa accadrà nelle prossime ore. L’ingresso dell’aria fredda, in nottata, favorirà la formazione di un centro di bassa pressione sul Tirreno che, nella mattinata di domani, tenderà a traslare naturalmente verso est.
Nella mappa sovrastante abbiamo indicato, con la fascia rossa, il cammino, mediamente previsto dai modelli matematici, dal centro di bassa pressione. Come vedete la sua posizione potrà variare mediamente di circa 50km più a nord o più a sud. Questa è una differenza minima a livello di previsione modellistica, quasi impercettibile, che cambia poco le sorti di una previsione a scala sia nazionale che regionale, ma cambia, anche sensibilmente, per il Cosentino interno e la Valle del Crati.
Cosa cambia? Per farla breve…più il minimo sarà a nord e più sarà profondo —> più sarà probabile la presenza di venti, anche forti, che non favoriranno il deposito dell’aria fredda al suolo e quindi meno sarà la probabilità di vedere neve a valle, ma la quota si manterrà sui 6/700m….
….più sarà a sud, meno sarà profondo —> più sarà alta la probabilità che i venti non riusciranno a sfondare nella Valle del Crati e quindi l’aria fredda andrà a sedersi sulla valle favorendo nevicate fino al piano.
Alla luce di tutto quello suddetto dire con certezza (o comunque con altissime probabilità) se Cosenza verrà imbiancata o meno è praticamente impossibile, ma è pur vero che stanti così le cose le probabilità ci sono tutte e non è assolutamente da escludere.
Possiamo invece ribadire che con alta probabilità le quote alto-collinari di Pollino occidentale, Mule, Catena Costiera, Sila e Reventino saranno interessate da nevicate anche copiose.
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