La prima decade del mese di Aprile 2015 è stata caratterizzata, a scala europea, dalla presenza di un anticiclone delle Azzorre centrato con i suoi massimi sull’Irlanda, in un pattern detto “ad omega” proprio perchè, come si può osservare dalla figura 1, alla quota di 500 hPa tale promontorio si dispone con i suoi bordi secondo la forma della lettera greca, bloccando il flusso zonale polare (che, lo si ricorda, mediamente scorre da ovest verso est, pertanto lungo i paralleli). Tale blocco, normalmente, genera la discesa di aria artica sul bordo orientale della figura anticiclonica: cosa che si è effettivamente verificata anche in questa prima decade (vedi sempre figura 1).
Dopo i primissimi giorni della decade con tempo interlocutorio, il 5 aprile, in una delle oscillazioni in quota tipiche di questa configurazione, si genera una bassa pressione al suolo di 1005 hPa con minimo nel Tirreno (vedi figura 2), che ha provocato un peggioramento delle condizioni del tempo anche sulla Calabria con piogge sparse e nevicate a quote alte a Pasqua, ed a quote medie a Pasquetta.
FIGURA1
FIGURA 2
Lo scivolamento della bassa pressione verso lo Ionio e la contemporanea estensione di un promontorio dell’alta azzorriana verso est, ha favorito (vedi figura 3) il rilascio di una goccia di aria fredda in quota di estrazione continentale, la quale ha convogliato su di noi correnti al suolo da nord-est molto fredde (isoterme di -3°/-4° a 850 hPa – vedasi figura 4) che, nella giornata di martedì 7, hanno generato nevicate sul cosentino anche a bassa quota (si veda, ad esempio, il video girato a 600 m slm tra i comuni di Rende e San Fili).
FIGURA 3
FIGURA 4
Dopo questo “colpo di coda” invernale, il resto della decade è proseguito con tempo discreto anche se con temperature leggermente sottomedia per gli ultimi refoli di tramontana.
Analizziamo adesso, con l’ausilio delle analisi climatiche del NOAA (National Oceanic & Atmospheric Administration), le anomalie climatiche in Europa e in Calabria, tenendo conto che le medie di riferimento sono calcolate sul periodo 1981-2010.
Temperature
Si conferma una decade molto fredda su gran parte d’Europa, con temperature al di sotto delle medie del periodo oltre i 3° soprattutto su Balcani, europa orientale e parte dell’Africa settentrionale (vedasi figura 5). Anche in tutto il sud Italia e Calabria (vedasi figura 6), si conferma una decade fredda con anomalie di 1° sottomedia sulle zone ioniche settentrionale, tra 1° e 0,8° sottomedia sulle zone centrali e di 0,8°-0,6° sottomedia sul reggino, il quale è risultato meno esposto alle fredde correnti continentali.
Precipitazioni
Decade più piovosa del normale sul comparto sud-orientale europeo (vedasi figura 7) ed anche in Calabria (vedasi figura 8), la quale ha goduto di maggiore piovosità soprattutto sui versanti ionici dove si sono registrati surplus anche di 10 mm rispetto alla media.
Foto in copertina di Fabio Elia
FIGURA 5
FIGURA 6
FIGURA 7
FIGURA 8
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