Mentre lo scenario europeo è dominato da due imponenti figure bariche, da un lato una profonda area depressionaria con minimo di 980 hPa tra la Gran Bretagna e la Scandinavia e dall’altra una solida area di alta pressione che si estende dal Mar di Barents (dove presenta il massimo di 1055 hPa) sino a buona parte dell’Europa orientale, sul nord Africa agisce una piccola “trottola impazzita”, cioè una goccia di aria fredda in quota che nelle prossime ore tenderà a risalire seguendo la traiettoria segnata in fig.1. Questa struttura favorirà la formazione di una blanda area di bassa pressione al suolo di 1012 hPa, capace di convogliare flussi di umidi scirocco sulla nostra regione fino a domenica.
Le conseguenze saranno quelle già previste in linea generale negli articoli pubblicati nei giorni scorsi: ovvero un peggioramento delle condizioni meteo, forse un po’ meno intenso di quanto paventato inizialmente, che dovrebbe concretizzarsi soprattutto sui versanti ionici.
In particolare, nella giornata di domani venerdì 18 novembre 2016, le piogge (vedi fig. 2 – relativa alle previsioni elaborate dal nostro modello ad alta risoluzione WRF-EMM2), comunque non abbondanti e/o intense, dovrebbero interessare solo il reggino, le serre vibonesi e il catanzarese ionico. Altrove cieli parzialmente nuvolosi senza fenomeni degni di nota.
La fase clou, invece, dovrebbe avvenire sabato 19 novembre 2016, quando, in un conteso di cieli nuvolosi ovunque, le piogge, sotto forma anche di rovescio e/o temporale, potrebbero essere maggiormente estese e interessare con più uniformità il crotonese, la sila piccola, e i versanti ionici catanzaresi e reggini (vedi fig. 3 – relativa alle piogge previste tra le 4:00 e le 16:00), non oltrepassando l’ostacolo naturale rappresentato dall’appennino e lasciando quindi a secco gran parte del cosentino, il lametino, il vibonese (versante tirrenico) e il reggino tirrenico.
fig. 1
fig. 2
fig. 3
I nostri meteo link rapidi: