Come da previsioni, l’aria fredda di origine artico-continentale ha ormai fatto il suo ingresso sulla nostra regione.
In particolare, nella notte a cavallo fra giovedì 5 e venerdì 6, l’irruzione fredda entrerà nel clou, con l’arrivo di valori di temperatura davvero gelidi: entro le ore 19:00 di venerdì l’isoterma -10° a 1400 m slm invaderà tutta la regione, mentre per la mezzanotte (sempre di venerdì) è prevista una strabiliante -14° (sempre a 1400 m slm) sulle aree settentrionali del cosentino: un valore questo che non si tocca dal 14 gennaio 1968!
Quanto freddo farà?
Venerdì, stanti le premesse, sarà una giornata freddissima, con temperature che in pieno giorno e anche nelle aree di pianura e sulle coste, non andranno di molto sopra lo zero.
Sulle vette dei monti calabresi dovrebbero raggiungersi picchi anche di -18°/-19° sul Pollino, di -17° sulla Sila e di -15° sull’Aspromonte.
Sulle località turistiche di montagna come Camigliatello, Lorica, Villaggio Palumbo, Villaggio Mancuso e Gambarie, potrebbero toccarsi valori al di sotto dei -10° (DIECI GRADI SOTTOZERO) anche durante il dì.
Ed ecco il dettaglio delle temperature previste per domani venerdì 6 sui capoluoghi di provincia calabresi:
Cosenza -4° / +2°
Crotone +1° / +6°
Catanzaro -1° / +4°
Vibo Valentia -2° / +2°
Reggio Calabria +1° / +5°
Dove nevicherà?
I bassi valori di geopotenziale in quota (528 gpdam a 500 hPa), la bassa pressione al suolo sullo Ionio di 1004 hPa e il vento gelido di tramontana (che a tratti assumerà intensità moderata/forte) favoriranno lo sviluppo di fenomeni instabili deboli o al più moderati sui versanti esposti; fenomeni che, date le bassissime temperature in gioco, potranno essere nevose localmente fino alle coste.
Ma ora passiamo al dettaglio delle nevicate previste nelle diverse zone climatiche della Calabria:
la figura 1 mostra in dettaglio la mappa delle nevicate previste per venerdì 6 gennaio 2017 nell’arco delle 24 ore, come elaborate dal modello ad alta risoluzione WRF-EMM2 by Meteocenter in esclusiva per meteoincalabria.com. Le aree in “rosa pallido” indicano zone colpite da nevicate molto leggere; man mano che il colore passa al “rosa intenso”, al “rosso” e addirittura al “giallo” l’abbondanza delle nevicata è via via in aumento.
Fatta questa premessa, è evidente come la zona più colpita dalle precipitazioni nevose sembra sia quella Aspromontana e del reggino tirrenico. In particolare Reggio Calabria dovrebbe vedere, nella giornata di venerdì, sembra dal pomeriggio/sera, anche un leggero accumulo nevoso sin verso la costa, così come Scilla e Villa San Giovanni, per un incredibile remake del dicembre 2014 (vedi foto di copertina dell’epoca sulla spiaggia di Scilla). Al più fioccate invece su Palmi e Gioia Tauro.
Deboli nevicate dovrebbero interessare anche le Serre Vibonesi. Possibili fioccate nella città di Vibo Valentia, anche se l’imbiancata non appare certa.
Altra area colpita in maniera consistente dovrebbe essere il crotonese e il basso ionio cosentino, con nevicate che, anche in questi luoghi, dovrebbero giungere sin sulla costa. Pertanto anche la città di Crotone sembra potrà essere interessata da una nevicata con accumulo.
La Sila, soprattutto l’area Greca, ovviamente in queste situazioni di correnti fredde dai quadranti settentrionali, grazie al cosiddetto fenomeno di “stau” è sempre favorita dalle precipitazioni: ed anche questo caso non farà eccezione. Fioccate potrebbero giungere sin verso la Sila Piccola.
La città di Cosenza, così come il 29 dicembre del 2016, non appare molto favorita dalle correnti in gioco: essa potrebbe quindi essere interessata, durante la giornata al più da qualche sporadica fioccata che però non dovrebbe produrre accumuli o imbiancate di sorta.
Infine ultime, ma non come importanza, l’area del Pollino centro-orientale e il territorio dell’Alto Ionio cosentino che saranno interessati da nevicate con leggeri accumuli sin verso le coste. Castrovillari potrebbe vedere fioccate in sfondamento dal Pollino con possibilità di leggere imbiancate, mentre Rossano e Corigliano dovrebbero al più vedere sporadiche fioccate.
Le altre aree, cioè: il tirreno cosentino, il catanzarese (sia l’area urbana del capoluogo Catanzaro, sia le aree ioniche, sia il lametino) e l’alto reggino ionico sembrano invece essere sfavorite dal particolare gioco di correnti creato dalla tramontana…e quindi dovrebbero rimanere a bocca asciutta.
fig. 1
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