Come anticipato nell’articolo di lunedì 30 luglio, sulla Calabria non si è verificata nessuna ondata di caldo eccezionale, come strombazzato da qualcuno, ma solo un periodo di normale calura estiva (solo un po’ più afosa).
E come annunciato sempre in quell’articolo, da venerdì 3 agosto, la Calabria si appresterà a vivere una fase caratterizzata da instabilità ancora più diffusa di quella che si è verificata sino ad oggi.
Sulla base delle ultimissime emissioni del modello ad alta risoluzione WRF-EMM2 by meteocenter.it in esclusiva per noi di www.meteoincalabria.com, analizziamo, quindi, quali dovrebbero essere i territori maggiormente interessati dalle precipitazioni che, lo si puntualizza, potrebbero assumere sovente carattere di rovescio e/o temporale.
In copertina si riporta la mappa delle precipitazioni cumulate nell’arco delle 24 ore in cui è evidente la grande porzione di territorio che sarà interessata da piogge: si notino, inoltre, piccole aree con picchi anche di 50-70 mm (e oltre) su alcune zone montuose (monti dell’Orsomarso, Sila Grande, Serre Vibonesi) segno di possibili temporali localmente anche molto intensi.
Interessante però, analizzare anche come tali precipitazioni complessive si distribuiranno nell’arco della giornata: in particolare, dopo una notte a cavallo tra giovedì e venerdì del tutto secca, dal tardo mattino di venerdì avremo lo sviluppo di temporali di calore su tutte le zone montuose, grazie al calo dei geopotenziali a 500 hPa, che sta ad indicare l’afflusso di aria relativamente più fredda dai Balcani in alta quota. Tali temporali, poi, spinti dai venti in quota provenienti ancora mediamente da nord o nord-nord-ovest (sia alla quota di 700 hPa, circa 3000 m slm, sia alla quota di 500 hPa, circa 5840 m slm) potrebbero anche interessare i territori vallivi che risiedono immeditamente a sud: cioè valle del Savuto, lametino, basso crotonese, area urbana catanzarese, catanzarese e reggino ionici.
Come anticipavamo, probabilmente saranno possibili, ma solo in aree limitate, anche fenomeni intensi, a causa dell’elevata instabilità dell’atmosfera con valori dell’indice CAPE superiori a 2000 J/kg. Si segnalano anche valori dell’indice Lifted Index tra -4 e -7 K.
Nel pomeriggio di venerdì il quadro resta abbastanza simile con maggiore probabile coinvolgimento anche del castrovillarese, dell’alto Ionio cosentino e della valle del Crati.
In serata infine tutti i fenomeni dovrebbero tendere a scemare, sebbene non possono escludersi ancora residue instabilità in particolare sullo Ionio cosentino e Sila Grande.
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