Si parla di un fine settimana bollente: vediamo quindi di fare il punto della situazione, come al solito tentando di infondere il massimo di serietà e rigore, senza creare inutili allarmismi, tenendo sempre ben presente che si tratta di tendenze sul medio periodo, quindi potenzialmente soggette anche a piccole modifiche in itinere.
Per il fine settimana, tutti i principali modelli numerici di previsione, dall'”americano” GFS, all'”europeo” ECMWF, al canadese GEM, propongono scenari infuocati.
Al momento (vedi figura 1) la ristretta fascia di separazione tra l’aria più fredda polare e quella più calda subtropicale, ha assunto una componente zonale (cioè estesa lungo i paralleli), come tra l’altro dimostrato dall’intensa “jet streak” visibile in figura 2 (con “jet streak” si intende il core più intenso del grande “fiume” d’aria che scorre impetuosamente a 200/300 hPa denominato “jet stream”, che normalmente si trova proprio al margine tra l’aria fredda di estrazione polare e quella calda subtropicale), impedendo, quindi, alle roventi masse d’aria “galleggianti” sugli sconfinati territori desertici del Sahara, di risalire con decisione verso il bacino del Mediterraneo, limitandosi ad interessare parte della penisola iberica (come d’altra parte ormai stanno facendo da quasi due mesi).
Ecco quindi la temporanea interruzione di quel “gran caldo” che abbiamo sperimentato sino a mercoledì 22: beninteso, quella che stiamo vivendo non è una “rinfrescata“, bensì semplicemente un periodo “senza gran caldo” con temperature che, finalmente, si sono riportate nelle medie del periodo.
Però….c’è un però!
Dopo una fase interlocutoria che vivremo grosso modo sino a giovedì, con tempo stabile e temperature calde ma tutto sommato sopportabili, tra venerdì e sabato l’affondo un pò più deciso, in senso meridiano (cioè con componente nord->sud), di un cavo d’onda atlantico sulla penisola iberica, non farà altro che attivare, sul suo bordo orientale, la risalita di parte delle imponenti masse d’aria rovente di cui sopra, “sparate”, questa volta direttamente, sul Tirreno centrale (vedi figura 3), ad interessare, tra venerdì e domenica, l’intera Italia centrale e meridionale con valori di temperatura alla quota isobarica di 850 hPa (che in quell’occasione sarà posta a circa 1520 m slm) di +24° sia secondo il modello GFS sia secondo ECMWF (si vedano le figure 4 e 5). Valori simili, quindi, a quelli di picco toccati nella precedente ondata di calore che tanto fastidio ha generato fra la popolazione. Più clemente il modello canadese GEM il quale prevede una più “normale” +22° sempre a 850 hPa.
PERTANTO quella prevista per il prossimo fine settimana, allo stato attuale, è una forte ondata di calore di stampo africano (…l’ennesima….) che potrebbe far raggiungere e forse superare, nelle zone interne vallive calabresi (bassa valle del Crati, valle del Mesima, alcune zone del Marchesato), i fatidici 40° tra venerdì 31 luglio e domenica 2 agosto . Come al solito meno calde ma molto più umide di giorno, a causa delle brezze marine, le zone litoranee.
Per il prosieguo, ancora difficile fare previsioni dotate di un minimo di affidabilità; i modelli in ogni caso sembrano discretamente concordi su uno scenario che vede gran caldo ancora sino a lunedì 3 agosto, dopodichè si dovrebbe esaurire la spinta propulsiva delle masse d’aria rovente, rientrando in un campo termico sempre sopra media ma di poco. Ovviamente queste ultime previsioni così a lungo termine, come si suol dire, “lasciano il tempo che trovano”, e necessitano di ulteriori conferme nei giorni a venire.
Quindi seguite i nostri prossimi aggiornamenti, sempre collegati su www.meteoincalabria.com!!!!!
Foto in copertina di Flavia Tundis
FIGURA 1
FIGURA 2
FIGURA 3
FIGURA 4
FIGURA 5
I nostri meteo link rapidi:
- App meteo per Android
- App meteo per IOS
- Motore di ricerca meteo per visualizzare le previsioni di una località in Italia
- Webcam meteolive
- Stazioni meteo
- Terremoti