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Con uno sguardo all’estate che verrà….

Siamo arrivati a tre quarti circa del cammino di questa primavera che, fino ad ora, si è rivelata piuttosto stabile nel suo usuale andamento inter-annuale. Poche piogge, molte fasi anticicloniche più o meno durature, e un’ondata calda dal sapore storico. Ma nel medio-lungo termine cosa si prospetta? per l’estate che inizierà fra circa un mese possiamo già fare delle congetture, o è ancora troppo presto?

Cercando di rispondere per punti, possiamo partire dal primo interrogativo. Osservando le mappe emisferiche emesse dal modello GFS, salta all’occhio il forte stress a cui è sottoposto il vortice polare:

Ciò non dovrebbe garantire fasi stabili alquanto durature nei prossimi giorni. Anzi, probabilmente potremo avere brevissimi fasi calde (di natura prefrontale e comunque nella norma, se consideriamo il periodo) alternate ad altre più fresche e mediamente instabili. Insomma, niente di diverso da una fisiologica variabilità primaverile che oramai mancava da più tempo.

Per quanto attiene al secondo punto il discorso è un po’ più complesso. Sarebbe inutile sparare nel mucchio e prevedere un’estate calda e afosa piuttosto che una fredda e piovosa, semplicemente per il fatto che alla luce dei dati odierni è impossibile poter abbozzare una tendenza corretta o quanto meno affidabile. Ci spieghiamo meglio.

In letteratura scientifica molti sono gli indici di teleconnessione che sono passibili di interpretazione in ottica estiva. Alcuni di questi sono in fase neutra e proprio per tale motivo non offrono alcuna chiave di lettura possibile.

L’indice ENSO sembra voler decollare solo dai prossimi giorni, e proprio per questo la sua azione regolatrice sulle sorti del tempo nel mediterrano subirà un ritardo di qualche mese.

Il monsone africano di Guinea e quello dell’Oceano Indiano, che indicano indirettamente l’invadenza o meno del caldo anticiclone Africano sulle nostre lande, sono al momento sopiti.

Nulla farebbe propendere quindi per un possibile caldo anomalo o fuori stagione, almeno in una prima parte dell’estate. Ovviamente, come spiegato in altri termini precedentemente, si tratta di ipotesi previsionali che andranno vagliate e verificate passo passo. Contiamo di farlo insieme a voi lettori, nei nostri prossimi aggiornamenti.

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