Meteo in Calabria

Aggiornamento sull’ondata di maltempo di giovedì

Siamo ormai alle porte di un’ondata di maltempo che sembra possa interessare in maniera anche intensa la nostra regione a cavallo delle giornate di giovedì 24 e venerdì 25 gennaio 2019.

La situazione è sempre molto complessa, tentiamo quindi di semplificarla al massimo: una massa d’aria fredda di tipo artico-marittima, proveniente dalla Groenlandia, sta scivolando sul bordo orientale di una possente alta pressione che domina sull’Atlantico:

Tale aria fredda scendendo verso sud nella giornata di mercoledì farà il suo ingresso sul bacino del Mediterraneo occidentale e provocherà la formazione di una profondissima bassa pressione sulla Sardegna, con valori addirittura di soli 974 hPa previsti dal modello di previsione numerica GFS per la mattina di giovedì (tratta da www.meteociel.fr):

Tale bassa pressione, poi, molto probabilmente tenderà a spostarsi verso est però mantenendo una traiettoria bassa (a sud della Sicilia). Inoltre, tra giovedì sera e venerdì mattina, la massa d’aria fredda in quota potrebbe provocare la formazione di altri minimi di bassa pressione proprio sulla nostra regione, ma al momento i diversi modelli di calcolo sono dominati da grande incertezza, visto che alcuni vedono la formazione di minimi dinanzi le coste ioniche crotonesi, altre addirittura sul Tirreno cosentino: ovviamente a ciascuna di queste ipotesi modellistiche, corrispondono differenti scenari di maltempo.

 

Possibile evoluzione del tempo fra giovedì 24 e venerdì 25 gennaio 2019 in Calabria

Stante questa incertezza previsionale, cerchiamo, in primis di partire dai punti certi:

a partire dalla mattina di giovedì 24 si verificherà un rapido aumento di nuvolosità su tutta la regione a partire dal reggino. Il cielo diverrà molto nuvoloso ovunque e inizieranno a cadere precipitazioni che, estendendosi sempre da sud verso nord, interesseranno un po’ tutto il territorio regionale ma che saranno più frequenti e abbondanti sui versanti ionici e le zone interne dove potrebbero anche essere temporalesche e scaricare, localmente, grandinate.

Le nevicate cadranno su tutti i monti oltre i 1000/1100 m slm, e saranno abbondanti sui versanti orientali.

Nella serata di giovedì e per la notte a cavallo con venerdì, le precipitazioni e tutti i fenomeni appena descritti, dovrebbero concentrarsi in particolare su crotonese, catanzarese e cosentino: si attendono pertanto nevicate oltre i 900 m slm, che potrebbero essere molto abbondanti sui versanti orientali di Pollino e Sila; è da dire comunque che un po’ su tutti i monti delle zone appena citate cadranno ingenti quantità di neve.

Ed è a questo punto che ritorna il discorso sull’incertezza previsionale di cui abbiamo fatto cenno all’inizio dell’articolo: a seconda della posizione, conformazione e profondità dei minimi di bassa pressione che si formeranno nei dintorni della Calabria, potremo avere differenti scenari previsionali: in particolare se (come ad esempio ipotizza uno dei migliori modelli di previsione ad area limitata e ad alta risoluzione come MOLOCH del C.N.R.) non dovessero formarsi minimi di bassa pressione particolarmente profondi e “chiusi” sulla Calabria, allora i venti deboli che ne conseguirebbero su parte di cosentino e catanzarese, permetterebbero alla neve di scendere a quote basse su valle del Crati, valle del Savuto e presila catanzarese. Anche la città di Cosenza, in questa ipotesi, sarebbe al limite e potrebbe pertanto vedere fiocchi di neve bagnati fra la pioggia e nell’ipotesi più ottimistica anche qualche fioccata.

Nel corso della mattinata di venerdì, infine, è prevista una decisa attenuazione dei fenomeni su quasi tutto il territorio, sebbene precipitazioni saranno ancora possibili su versanti ionici del cosentino e area dello Stretto di Messina, con nevicate oltre 800/900 m slm su Pollino, Sila Greca e Aspromonte.

Ovviamente per previsioni più attendibili rimandiamo ai prossimi aggiornamenti sempre su www.meteoINcalabria.it

 

Curiosità storica

Infine una curiosità storica: la situazione sinottica che si prospetta per giovedì sembra molto simile a quella della famosa ondata di maltempo che si verificò il 21 gennaio 1981, quando, secondo le cronache dell’epoca e anche i nostri personali ricordi, i versanti orientali della catena appenninica calabrese furono letteralmente sommersi di neve: in sole 48 ore a San Giovanni in Fiore caddero circa 4 metri di neve, a Camigliatello 6 metri, mentre su Botte Donato si stimarono 9 metri.

Confrontando le due situazioni sinottiche, la prima quella prevista per giovedì tratta dal modello GFS e la seconda riferita al 21 gennaio 1981 tratta dalle reanalisi CEP-ERA (entrambe tratte dal sito www.meteociel.fr), si nota la forte somiglianza, sebbene nella situazione di 38 anni fa il minimo, a sud del reggino, fosse più profondo, con isobare più strette, segno di venti di grecale molto forti, più intensi, quindi, di quelli che si prospettano per domani.

Foto in copertina di Marco Orrico