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Stazione meteo di Luzzi

Rilevazioni dati meteoclimatici nel Comune di Luzzi (CS)

Luzzi [lùz-zi] (l Lùzzi in calabrese) è un comune italiano di 9156 abitanti, nella valle del Crati in provincia di Cosenza in Calabria.

Stazione meteo

La stazione è ubicata nella parte valliva del territorio comunale, in località “Cavoni” a 135 m s.l.m. di quota.
E’ una zona valliva a ridosso della sponda destra del fiume Crati, dal clima tendente a mostrare caratteristiche prettamente “continentali” con notti che, in determinate situazioni (cielo sereno e calma di venti), si presentano fredde, umide con presenza di foschie dense e/o banchi di nebbia a causa del fenomeno di inversione termica.
E’ una stazione PCE-FWS 20, schermatura autocostruita, in giardino a 200 cm dal suolo.
I suoi sensori attualmente attivi sono: pluviometro, termometro, barometro, igrometro, direzione e intensità vento.

Clima

Sulla base dei dati pubblicati sul libro “Il clima di Luzzi – le quattro stagioni” di R. Pingitore, che si fonda sulla stazione amatoriale dell’autore funzionante dal 1989 in via Roma, il mese più freddo risulta essere gennaio con una temperatura media di 9,3°, quello più caldo luglio con 27,4°.
La temperatura più bassa registrata è di -4,6° l’8 gennaio 2017, quella più alta +41,9° il 4 agosto 2017.
La piovosità annua è bassa, circa 820 mm e concentrata nei mesi autunnali e invernali.
Altre informazioni desunte dal testo suddetto:
Numero medio di giorni di pioggia annui: 86,5
Numero medio annuo di giorni di gelo (Tmin < 0°): 3,2
Numero medio annuo di giorno di caldo (Tmax > 30°): 83,2
Escursione termica annua media: 40,4°
Altezza media annua di neve: 7,8 cm

Classificazione del clima secondo Koppen

La località in oggetto è caratterizzata da un clima del tipo:
Csa = climi temperati con estate secca (Sommertrocken temperierte Klimate) o clima etesio (Etesienklima); almeno un mese invernale (dicembre, gennaio e febbraio nell’emisfero boreale; giugno, luglio o agosto nell’emisfero australe) ha come minimo il triplo delle precipitazioni del mese estivo (giugno, luglio o agosto nell’emisfero boreale; dicembre, gennaio e febbraio nell’emisfero australe) più secco, che devono essere inferiore a 30 mm, con temperatura media del mese più caldo superiore a 22 °C.

Posizione

Il territorio comunale presenta unìaltimetria molto variabile con un dislivello di 1200 m e una superficie totale di 77,2 kmq così distribuiti: 26% (20 kmq) di pianure interne (da 96 a 200 m s.l.m.), 41% (36 kmq) di colline presilane (da 200 a 800 m s.l.m.), 27% (21 kmq) di montagne della Sila Grande (da 800 a 1284 m s.l.m.).
Il borgo antico è situato su una collina a forma di mandorla lunga 600 m e larga meno di 200 m, ad un’altitudine compresa tra i 310 m s.l.m. e i 390 m s.l.m, con esposizione del pendio verso ovest, ma con esposizione della collina verso tutti i punti cardinali. Lo sperone collinare è circondato da due torrenti, l’Ilice a sud e il San Francesco a nord i quali confluiscono verso ovest in un unico corso d’acqua sempre chiamato Ilice che, dopo poco più di 3 km, si getta nel fiume Crati.
La caratteristica che rende la sua posizione climaticamente particolare è la presenza di due colline più alte di quella ove è situato il paese, che lo cingono a 270°, lasciando libero solo il lato ovest: si tratta della Civita (a sud) e dell’Alfia (a nord). Considerando, per il paese, un’altitudine media di 350 m s.l.m. la collina della Civita è più elevata di oltre 100 m, quella dell’Alfa di oltre 50 m. Per una lunghezza di circa 400 m il torrente San Francesco è stato “incanalato” in un tunnel coperto e urbanizzato, e questo ha parzialmente alterato il flusso delle brezze di pendio (rendendole più prossime alle case e a certi luoghi di svago e di passeggio). L’aria fredda della montagna, soprattutto in condizioni di cielo sereno, scende verso la valle durante le ore notturne, quasi a contatto col suolo, poiché è più pesante, e trovando la sopraelevazione costituita dalla copertura artificiale del torrente, si porta leggermente più in alto.
La particolare posizione del paese antico e vecchio, posto molto al di sopra del letto (originale) dei due torrenti, e protetto da una cerchia di colline che riverberano e amplificano il riscaldamento solare soprattutto durante il pomeriggio (a causa dell’esposizione del pendio verso ovest), determina un microclima più caldo (anche rispetto a zone situate a poche centinaia di metri).

Monumenti e luoghi di interesse

Architetture religiose
La chiesa di Sant’Angelo costruita probabilmente nel 1300 si custodisce la tela di Santa Maria delle Grazie opera della scuola di Leonardo da Vinci; l’altare ligneo policromo del 1600, di particolare bellezza (considerato monumento nazionale) e il fonte battesimale in pietra tufacea con motivi scultorei in stile romanico. Nel XXI secolo vennero fatti degli scavi archeologici sotto la guida del parroco di San Michele Arcangelo, don Umile Faraca, perché si pensava che sotto la chiesa esisteva un altro tempio e vennero ritrovati due scheletri di sesso uguale.
Nella chiesa dell’Immacolata costruita nel XVI secolo esistono due eccezionali opere di pittura, l’Assunta in Gloria con Angioletti, che è una classica opera di Luca Giordano e la tela dell’Annunciazione, esecuzione alla maniera di Francesco Solimena inoltre ha l’altare maggiore con il particolare di due grandi angeli. La chiesa ha subito delle scosse sismiche e l’ultima nel XX secolo provocò dei danni molto grandi alla chiesa. Venne pitturata per l’ultima volta dal maestro Emilio Iuso che dipinse tutte le navate. Nella chiesa si custodisce la statua della Santa Patrona dell’Immacolata ed è la parrocchia principale di Luzzi (San Biagio V.E.M).
La chiesa di San Giuseppe era una cappella della famiglia Firrao. In questa chiesa nel XVIII secolo grazie al cardinale Firrao venne portato il corpo di Santa Aurelia Marcia che si festeggia la prima domenica di settembre, c’è un pellegrinaggio numeroso da tantissimi paesi della Calabria per Santa Aurelia perché ha compiuto molti miracoli. Nella Chiesa di San Giuseppe si conservano: il corpo della Santa Martire Cristiana di San Aurelia Marcia con lastra catacombale di arte paleocristiana e la stupenda tela del “San Gennaro in Estasi” riconducibile al virtuosismo di P. Novelli e al realismo della poetica del Vaccaro.
Nella chiesa della Natività di Maria SS. (la seconda chiesa costruita a Luzzi) ha una cupola araba perché probabilmente prima di essere una chiesa era un tempio musulmano. Nella chiesa matrice è stato battezzato il cardinale Firrao ed è la chiesa dedicata alla Madonna; vi è custodita la tela “Madonna del Rosario” del Settecento napoletano; mentre in quella delle Petrine si trova un raffinato dipinto del manierismo che raffigura una “Fuga in Egitto”.
Nelle rimanenti chiese: S. Francesco, dei Cappuccini, del Santuario della Cava e la chiesa della Madonna delle Grazie vi si trovano altri apprezzabili dipinti con opere minori. Codici, incunaboli, pergamene e documenti antichi nell’archivio e biblioteca di Casa Marchese. E inoltre tutte le chiese sono state dipinte dal pittore Emilio Iuso.
L’Abbazia Cistercense della Sambucina è considerata un patrimonio molto importante per la Calabria. Nell’Abbazia troviamo l’affresco della Madonna col Bambini del 1501, l’Assunta in Gloria con i 12 apostoli e inoltre troviamo il Lactatio Sancti Bernardi del 1896 di Basile. Alla Sambucina c’è stato Gioacchino da Fiore, un monaco conosciuto in tutta Italia citato anche nella Divina Commedia di Dante Alighieri.
Palazzo comunale
È un palazzo costruito nel XVIII secolo, testimone nel corso del tempo di una rilevante tradizione storica e rappresenta la struttura architettonica più importante del centro storico cittadino. Noto come Palazzo Vivacqua, e già un tempo di proprietà dei Principi Firrao, “primo castello di Luzzi-Centro durante la reggenza dei Sanseverino” (i Vivacqua giunsero a Luzzi nel 1781 chiamati dai Principi Firrao per dirigere e amministrare le loro numerose proprietà locali), oggi è sede municipale. L’edificio, adibito già dal 1940 ad abitazione padronale, si presentava in avanzato stato di degrado sia sul piano strutturale sia degli elementi caratterizzanti. Una serie d’interventi, successivi nel corso degli anni, ne ha consentito il suo recupero, con il ripristino totale dal punto di vista statico-strutturale e una ristrutturazione dei vari piani e ambienti, dove sono distribuite le diverse funzioni direzionali, politiche e amministrative della sede comunale.
L’esterno è a pianta quadra, in perfetto stile rinascimentale, con rigorose facciate, si compone di due livelli oltre al piano seminterrato ed il sottotetto. Il portale di accesso è incorniciato da una struttura in pietra avanzata rispetto all’edificio.
Un corpo scala, di particolare pregio architettonico, domina l’atrio del fabbricato, ed è collegato direttamente con il giardino e le altre strutture abitative, oggi adibite ad uffici comunali. Il piano superiore è caratterizzato da un grande balcone centrale e da due laterali più piccoli.

Credits

La maggior parte delle informazioni è desunta da: https://it.wikipedia.org/wiki/Luzzi
E dal libro “Il Clima di Luzzi – le quattro stagioni” di Rosario Pingitore, Luigi Pellegrini Editore (Cosenza) anno 2019 ISBN 978-88-6822-790-6

Il calcolo del tipo di clima secondo Koppen è stato eseguito mediante il calcolatore disponibile su http://www.meteotemplate.com/template/plugins/climateClassification/koppen.php

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