Prima decade di Febbraio: tra gioie e dolori
Anche quest’anno Febbraio non ha tradito le attese. Quasi come una tradizione infatti, è da un po’ di anni che proprio il mese della “purificazione” (per come lo intendevano gli antichi romani) si rivela dinamico e foriero di grandi sorprese. La prima decade ha portato con sè un bel carico di neve sui monti in una prima fase per poi regalare la storia su alcuni settori calabresi in seguito. Ma andiamo ad analizzare nel dettaglio ciò che è successo in questa primi dieci giorni.
Un blocco ben strutturato in pieno atlantico ha permesso la discesa, sulla parte centrale del bacino del mediterraneo, di masse d’aria di origine artica.
Come già prima sottolineato la Sila, il Pollino e l’Aspromonte hanno visto accumuli nevosi di tutto rispetto. Per quanto riguarda la Sila, per esempio, si sono raggiunti circa 100 cm al suolo a monte Curcio base pista. Sulla vetta dello stesso monte gli accumuli sono stati tra i 180 e i 200 cm, generati, spesso, da vere e proprie bufere di neve:
Anche sulle cime aspromontane si è fatto il pieno, con il manto nevoso che ha raggiunto tra il mezzo metro e il metro d’altezza in diversi punti.
Per le quote medio-basse però il bello sarebbe dovuto ancora arrivare. Seconda irruzione continentale del trimestre invernale, dopo quella molto più cruenta a ridosso di capodanno, con termiche a 850 hpa davvero rigide e inusuali per molte zone del centro-sud:
La lingua gelida ha lambito anche la Calabria, portando instabilità un po’ ovunque e regalando momenti davvero memorabili a molti corregionali. Si pensi alla favolosa nevicata di Vibo Valentia (con circa 20 cm di accumulo al suolo) e all’imbiancata sulla spiaggia di Catona. Oppure ai fiocchi caduti sull’alto tirreno cosentino e sullo jonio crotonese (Isola capo Rizzuto e Torre Melissa) a quote bassissime. E si pensi anche a Reggio Calabria, i cui cittadini, per la seconda volta nel giro di 40 giorni, hanno potuto beneficiare della visita della dama, seppur questa volta mista a pioggia. Vi è da dire che qui, anche nel circondario, le nevicate si sono spinte a quote molto basse.
Rigidissime le temperature, con valori sotto zero in molte zone della Calabria, come testimoniato dal nostro report (https://www.meteoincalabria.com/articolo-blog/le-fredde-temperature-di-lunedi-9-febbraio) di lunedì 9 febbraio 2015.
Ai margini dell’ evento sono rimaste alcune zone del cosentino e del catanzarese, con disappunto di molti meteoappassionati. Sperando solo che questo non sia stato il canto del cigno dell’inverno 2014-2015, che fino ad ora è stato davvero storico per alcune zone, vi rimandiamo ai nostro prossimi aggiornamenti.
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