Sul sito naturalmentepollino, al link http://www.naturalmentepollino.it/it/2015/03/02/un-nevaio-stracolmo-di-neve/ è stato pubblicato un interessantissimo articolo con meravigliose immagini delle condizioni attuali del nevaio del Pollino posto alla quota di 2225 m slm (vedi foto 1 e foto di copertina).
Ricordiamo che il “nevaio del Pollino” è sito in una particolare formazione morfologica a conca, detta “dolina”, la cui genesi è stata favorita dalla struttura geologica intrinseca del Pollino che, come noto, è calcarea. Tale conca permette alla neve caduta di conservarsi molto più a lungo rispetto ad altre zone di “versante” poste alla stessa quota, grazie alle basse temperature che in essa si verificano a causa del fenomeno di inversione termica, tipico delle conche, di cui più volte si è discusso in questo sito. E’ un pò quello che succede anche sul monte Mula (1935 m slm) che, nonostante sia posto alla stessa quota della vetta silana di Botte Donato (1928 m slm) e più in basso rispetto al vicino Cozzo Pellegrino (1987 m slm), presenta depositi nevosi che permangono molto più a lungo, in estate, rispetto alle vette suddette.
Nel nevaio del Pollino la neve permane per lungo tempo anche in estate e addirittura, in alcuni particolari anni, riesce a superare la stagione calda: questo accadde proprio nel 2013, quando le utlime chiazze nevose scomparvero addirittura la fine di settembre, come testimoniato da numerose foto che potrete ammirare al sito richiamato all’inizio dell’articolo.
In passato, in epoca precedente al global warming, si crede che esso superasse indenne la stagione calda, quasi ogni anno.
Oggi, questa eccezionale particolarità microclimatica è accuratamente monitorata grazie alla meritoria azione dell’Associazione Meteo Basilicata che ormai da tempo ha installato una stazione meteorologica proprio nel nevaio, ed in altri due punti del Pollino: Piano Ruggio (1535 m slm) e Piani di Pollino (1777 m slm).
Proprio al foto 2 mostra la stazione meteorologica del nevaio completamente ricoperta di neve e ghiaccio a testimonianza del freddo inverno vissuto a quella quota.
Bravi ragazzi e complimenti per l’impegno!!!!
foto 1
foto 2
