Meteo in Calabria

Inverno ’19-’20: molto mite e secco ma nessun record è stato battuto…

La stagione invernale 2019 – 2020 (che da un punto di vista meteorologico è iniziata il 1 dicembre 2019 e terminata il 29 febbraio 2020) è stata percepita come una delle più miti e secche a memoria d’uomo, almeno qui in Calabria.

Come al solito invitiamo, almeno nel campo meteorologico, a non fidarsi troppo delle percezioni personali e affidarsi sempre al responso dei numeri, possibilmente a quelli prodotti da stazioni meteo installate e gestite a norma WMO.

Di conseguenza abbiamo deciso di analizzare i dati di temperatura e pioggia registrate dal 1 dicembre 2019 al 29 febbraio 2020, dalle stazioni meteorologiche del Centro Funzionale Multirischi dell’Arpacal delle cinque città capoluogo calabresi e confrontarli con quelli del passato, per verificare l’effettiva esistenza di anomalie (di qualunque genere) in maniera oggettiva e scientifica.

Come si vedrà dall’analisi dei dati, capoluogo per capoluogo, la stagione invernale 2019-2020 è stata fra le più miti degli ultimi 33 anni, ma NON di certo la più mite: di gran lunga più calda è stata la stagione 2015-2016, mentre poco più calde, in ordine sparso, le stagioni 2013-2014, 2006-2007, 2000-2001.

Anche da un punto di vista pluviometrico si può asserire che la stagione appena trascorsa è stata fra le più secche, sebbene non la più secca in assoluto.

Partiamo da Cosenza: la città bruzia ha mostrato una temperatura media dell’intera stagione invernale pari a +8,8°, valore superiore alla temperatura media, pari a +8,3°, delle stagioni invernali dal 1925 ad oggi (escludendo i dati, palesemente incoerenti, dal 1971 al 1986): insomma un’anomalia positiva, cioè ha fatto più caldo del “normale” di +0,5°.

Di seguito si mostra l’andamento della temperatura media delle stagioni invernali nel corso degli anni: l’ultimo dato (colore giallo) rappresenta quello della stagione invernale appena trascorsa; come si vede è un valore molto elevato, ma NON il più elevato: in particolare l’inverno 19-20, facendo riferimento agli ultimi anni (in particolare dal 1987, anno in cui fu installata la maggior parte delle attuali stazioni meteorologiche in telemisura) è stato “solo” il 7° più mite (ex aequo): la stagione invernale più calda è stata quella del 1987-88 con +9,6°, seguita da quella del 2015-16 con +9,5°, da quella del 2009-2010 con +9,3°, etc.

Per quanto riguarda le piogge, nella stagione 19-20 su Cosenza sono caduti 236,2 mm di pioggia, a fronte di una media di 408,9 mm: quindi un deficit di quasi 172,7 mm, pari al 42%.

Di seguito si mostra l’andamento della pioggia delle stagioni invernali dal 1916 ad oggi per la città bruzia: come si vede la stagione 19-20 è stata una delle più secche della sua intera storia climatica, sebbene non certamente la più secca.

Crotone: la città pitagorica ha mostrato una temperatura media dell’intera stagione invernale pari a +12,5° (sebbene manchino i dati dei giorni 19 gennaio, 21, 22, 23, 25, 26, 27, 28, 29 febbraio), valore superiore alla temperatura media, pari a +10,5°, delle stagioni invernali dal 1925 ad oggi: insomma un’anomalia positiva, cioè ha fatto più caldo del “normale” di +2°!

Di seguito si mostra l’andamento della temperatura media delle stagioni invernali nel corso degli anni: l’ultimo dato (colore giallo) rappresenta quello della stagione invernale appena trascorsa; come si vede è un valore molto elevato, ma NON il più elevato: in particolare l’inverno 19-20, facendo riferimento agli ultimi anni (in particolare dal 1987, anno in cui fu installata la maggior parte delle attuali stazioni meteorologiche in telemisura) è stato “solo” il 5° più mite: la stagione invernale più calda è stata quella del 2015-16 con +12,8°, seguite da quelle del 2013-14, del 2006-2007 e del 2000-2001 con +12,6°.

 

Per quanto riguarda le piogge, nella stagione 19-20 su Crotone sono caduti 77 mm di pioggia, a fronte di una media di 244,6 mm: quindi un deficit di quasi 167,6 mm, pari al 68%.

Di seguito si mostra l’andamento della pioggia delle stagioni invernali dal 1916 ad oggi per la città pitagorica: come si vede la stagione 19-20 è stata una delle più secche della sua intera storia climatica (sebbene non la più secca).

 

 

Catanzaro: la città capoluogo di regione ha mostrato una temperatura media dell’intera stagione invernale pari a +10,8°, valore superiore alla temperatura media, pari a +9,4°, delle stagioni invernali dal 1924 ad oggi: insomma un’anomalia positiva, cioè ha fatto più caldo del “normale” di +1,4°.

Di seguito si mostra l’andamento della temperatura media delle stagioni invernali nel corso degli anni: l’ultimo dato (colore giallo) rappresenta quello della stagione invernale appena trascorsa; come si vede è un valore molto elevato, ma NON il più elevato: in particolare l’inverno 19-20, facendo riferimento agli ultimi anni (in particolare dal 1987, anno in cui fu installata la maggior parte delle attuali stazioni meteorologiche in telemisura) è stato  il 4° più mite (ex aequo): la stagione invernale più calda è stata quella del 2015-16 con +11,2°, seguita da quella del 2006-2007 con +11,1°, da quella del 2013-14 con +10,9° e da quella del 2000-2001 con +10,8°. Anche in questo caso si preferisce non far riferimento a dati antecedenti al 1987 per possibili incoerenze interne alla serie storica.

Per quanto riguarda le piogge, nella stagione 19-20 su Catanzaro sono caduti 199,2 mm di pioggia, a fronte di una media di 397,7 mm: quindi un deficit di quasi 198,5 mm, pari al 50%.

Di seguito si mostra l’andamento della pioggia delle stagioni invernali dal 1916 ad oggi per la città capoluogo di regione: come si vede la stagione 19-20 è stata una delle più secche della sua intera storia climatica (sebbene non la più secca):

 

Vibo V.: la città ha mostrato una temperatura media dell’intera stagione invernale pari a +9,5°, valore superiore alla temperatura media, pari a +8,5°, delle stagioni invernali dal 2000 ad oggi: insomma un’anomalia positiva, cioè ha fatto più caldo del “normale” di 1°.

Di seguito si mostra l’andamento della temperatura media delle stagioni invernali nel corso degli anni: l’ultimo dato (colore giallo) rappresenta quello della stagione invernale appena trascorsa; come si vede è un valore molto elevato, ma NON il più elevato: in particolare l’inverno 19-20 è risultato “solo” il 5° inverno più mite visto che sono risultate più calde la stagione 2015-2016 con +9,9°, le stagioni 2006-2007 e 2013-2014 con +9,8° e la stagione 2000-2001 con +9,7°.

Per quanto riguarda le piogge, nella stagione 19-20 su Vibo V. sono caduti 119,8 mm di pioggia, a fronte di una media di 366,9 mm: quindi un deficit di quasi 247,1 mm, pari al 67%.

Di seguito si mostra l’andamento della pioggia delle stagioni invernali dal 1916 ad oggi per la città: come si vede la stagione 19-20 è stata la seconda più secca della sua intera storia climatica.

 

Reggio Calabria: la città dello Stretto ha mostrato una temperatura media dell’intera stagione invernale pari a +13,7°, valore superiore alla temperatura media, pari a +12,1°, delle stagioni invernali dal 1924 ad oggi: insomma un’anomalia positiva, cioè ha fatto più caldo del “normale” di +1,6°.

Di seguito si mostra l’andamento della temperatura media delle stagioni invernali nel corso degli anni: l’ultimo dato (colore giallo) rappresenta quello della stagione invernale appena trascorsa; come si vede rappresenta il secondo valore più elevato della serie storica dietro a quello di +13,8° della stagione 2015-2016.

Per quanto riguarda le piogge, nella stagione 19-20 su Reggio Calabria sono caduti 125,2 mm di pioggia, a fronte di una media di 231,2 mm: quindi un deficit di quasi 106 mm, pari al 46%.

Di seguito si mostra l’andamento della pioggia delle stagioni invernali dal 1917 ad oggi per la città dello Stretto: come si vede la stagione 19-20 è stata una delle più secche della sua intera storia climatica.

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